La Polizia di Stato è finalmente riuscita a beccare il ladro che da giorni depredava la bellissima Villa Alliata di Pietratagliata, gioiello ottocentesco neogotico che si trova in via Serradifalco a Palermo, da anni sotto sequestro, e ormai caduta nel degrado e abbandono più totale.
In manette il 46enne palermitano Vincenzo Lo Iacono. L’uomo è stato sorpreso in via Malaspina grazie alla segnalazione di un residente della zona, mentre spingeva un passeggino contenente una cinquantina di maioliche divelte dal pavimento della villa. Lo Iacono ha fin da subito ammesso le sue responsabilità e ha condotto i poliziotti fin sulla porta della villa, dove la pavimentazione era stata sventrata in più punti e ammucchiata in attesa di essere portata via. Le maioliche sono già state restituite al curatore fallimentare dell’immobile.
Da anni infatti, la villa è all’asta giudiziaria: dopo 4 incanti, tuttavia il prezzo di partenza (2 milioni di euro) è sceso a circa 722 mila euro, poiché tutte le aste sono andate deserte. Un vero peccato per un gioiello architettonico di spessore a Palermo, ormai “inghiottito” dalla vegetazione.
La denuncia dei residenti dei condomìni adiacenti la villa è stata raccolta nei giorni scorsi anche dalla Soprintendenza ai beni culturali, avvisata della presenza del ladro. Il tutto nasce anche dopo il video di un giovane che si era introdotto abusivamente nella villa, scavalcando le recinzioni e documentando il degrado in cui versavano gli interni, a forte rischio crollo.
Le immagini parlano chiaro: serve un intervento deciso delle Istituzioni per restituire alla città questo luogo che fino a pochi anni fa (nel 2000) fece parte della campagna del Comune “Palermo apre le porte, la Scuola adotta un monumento” con Scuola media statale “Leonardo da Vinci”.
A quanto pare, non tutte le maioliche rubate sarebbero state recuperate. Le indagini della polizia si stanno concentrando ora sul recupero dell’intera refurtiva che sarebbe depositata in un magazzino diroccato nei pressi del Centro Storico. Chissà che da questo intervento finalmente possa nascere una via di riqualificazione del monumento abbandonato al degrado. C’è già chi propone la messa in sicurezza e l’uso a fini sociali, togliendolo dal vincolo dell’asta giudiziaria.