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Si amplia il bacino dei lavoratori ‘salvati’ con la riforma degli Ato

giovedì 8 Novembre 2018
rifiuti

Potrebbe allargarsi la platea dei lavoratori da inserire nel bacino di quelli provenienti dalle autorità d’ambito, dalle Srr e dalle cooperative che, a vario titolo, si sono occupate della gestione dei rifuti in Sicilia negli anni passati.  La notizia arriva dalla commissione Attività produttive dell’Ars, dove si sta procedendo all’esame del disegno di legge che contiene la riforma degli ambiti territoriali ottimali e le nuove disposizioni per la gestione integrata dei rifiuti.

Durante l’ultima seuduta i commissari hanno appunto discusso l’aspetto relativo, appunto, al personale, e in particolare il tema è stati quello del bacino in cui confluranno i lavoratori. Le categorie di persone che hanno lavorato al ciclo dei rifiuti sono diverse e per ciascuna era stato previsto un destino differente. Adesso la commissione sta cercando di mettere ordine.

In particolare, i lavoratori che rimanevano esclusi erano gli interinali e i soggetti che provenienti dai consorzi in liquidazione. “Grazie a un emendamento che abbiamo approvato sono state recuperate anche queste due categorie – dice la deputata Marianna Caronia -. Gli interinali  sono tanti, diverse centinaia di persone. Inoltre abbiamo lavorato per allargare la platea dei soggetti che sono stati assunti dalle società in liquidazione, facendo saltare il vincolo dell’assunzione entro il 2009“.

Novità anche per chi è stato assunto con contratto di somministrazione lavoro. Per quanto riguarda questa categoria di lavoratori, è stata inserita una norma di principio che recita: “Resta salva la possibilità da parte degli affidatari del servizio di poter utilizzare personale assunto con contratti di somministrazione o di utilizzazione, fermo restando quanto stabilito dall’articolo 26” (la previsione del bacino).

Un iter, quello in corso in commissione, che non dovrebbe prevedere tempi lunghi, anche se ormai è proababile che si debba attendere la settimana prossima perché possa essere licenziato e passare a Sala d’Ercole. E i tempi non rappresentano l’unico problema. Tra i componenti della commissione, infatti, c’è chi esprime più di un dubbio sulla possibilità che il testo possa passare indenne il passaggio in Aula.

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