Marco Falcone sbatte la porta e si dimette da coordinatore del comitato per le primarie del centrodestra, che in teoria dovrebbero tenersi il prossimo 23 aprile. Il capogruppo di Forza Italia ha preso carta e penna e ha motivato la propria rinuncia, con fatto che nel suo partito vi sarebbero ampi settori contrari alle primarie. E in prima istanza, lo stesso Silvio Berlusconi, che di far allestire i gazebo in Sicilia non ne vuole sapere.
“Prendendo atto che ad oggi in Forza Italia, partito di maggioranza della coalizione di centrodestra – afferma Falcone – vi sono ampie opinioni discordi sulla scelta del sistema delle primarie per la designazione del candidato presidente alle prossime elezioni regionali, non posso più adempiere al mandato di coordinatore del Comitato organizzatore a cui mi avevate nominato”.
“In effetti, malgrado abbia ricevuto espresso incarico dal commissario regionale di Forza Italia, Gianfranco Micciché, in varie occasioni e, in particolare, nella riunione ufficiale del tavolo politico con gli alleati, tenutosi il 13 febbraio, presso la sede Ars di FI, ritengo indispensabile un necessario approfondimento della questione, particolarmente dibattuta, sia a livello nazionale che regionale – aggiunge – Onde evitare, quindi, possibili strappi all’interno della coalizione si ritiene opportuno che, per adesso, ogni determinazione sia rinviata”.
Bye bye primarie? Probabilmente sì, sicuramente la strada per i sostenitori dei gazebo è sempre più in salita.
Le dimissioni dell’On. Marco Falcone, capo gruppo di forza Italia in Ars, da coordinatore del comitato organizzatore delle primarie, per Giusi Savarino portavoce di #DiventeràBellissima “sono un segnale preoccupante non solo per le forze politiche coinvolte, ma soprattutto per le migliaia di siciliani che in questi giorni, in queste ore, stanno partecipando con entusiasmo alla scelta democratica del candidato alla presidenza della Regione. I siciliani pretendono chiarezza sul percorso delle primarie, intrapreso con impegno da parte anche del commissario regionale di forza Italia Gianfranco Miccichè. Speriamo ancora che eventuali resistenze possano essere superate, senza danneggiare la validità di un metodo di selezione democratica che ha coinvolto in un’ampia coalizione tutte le forze alternative a Crocetta”.
LEGGI ANCHE
Perché il centrodestra vuole perdere le prossime elezioni regionali?