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Nadia Spallitta: “Il comune deve garantire trasparenza sui bilanci della Rap”

venerdì 11 Agosto 2017

La nuova amministrazione deve garantire maggiormente la trasparenza e la pubblicità degli atti, soprattutto quelli più importanti come i bilanci delle partecipate”.  Lo afferma  la responsabile cittadina dei Verdi, Nadia Spallitta.

Analizzando il sito della Rap i dati si fermano al bilancio 2015. Per cui, non abbiamo il quadro consuntivo degli ultimi due anni, e non si è in grado di conoscere le cause della perdurante inefficienza del servizio di smaltimento dei rifiuti . La città continua ad essere sporca, parti del territorio sono utilizzate come discariche abusive, marciapiedi e strade, la cui manutenzione è affidata alla Rap, continuano ad essere dissestati e, soprattutto, non si hanno aggiornamenti sulla raccolta della differenziata”.

Continua la Spallitta. “Visionando la proposta di budget del 2017 della Rap, che indica in 150 milioni il valore complessivo del servizio  per il 2017, emergono incrementi consistenti  di costi, che ammontano a circa trenta milioni di euro (10 milioni in più’ rispetto  al 2015 ). Si appaltano all’esterno: dalle manutenzioni degli impianti (4 milioni di euro), al  trasferimento e smaltimento del percolato (5 milioni di euro), all’assegnazione  a soggetti autorizzati della raccolta differenziata (3 milioni di euro), ai noleggi di mezzi,  (4 milioni), ai servizi logistici di supporto del nuovo impianto di trattamento meccanico biologico (TMB. 5milioni), ai fitti passivi per le sede aziendali, (1 milione), ai servizi informatici  (€ 150.000)“.

Prosegue la responsabile dei Verdi del capoluogo siciliano: “Inoltre, dall’analisi complessiva delle previsioni di budget 2017, emerge il rilevante costo dell’impianto TMB, (circa 13 milioni,)  ed il rilevante costo della differenziata (circa 13 milioni) , mentre irrisorie, rimangono le  relative previsioni di entrata(1 milione e duecento mila euro). Se ne desume che non ci sarà un incremento della raccolta differenziata inverosimilmente ferma ad un primo step che riguarda solo 130.000 abitanti.

 Con i conseguenti aggravi di costi di gestione della discarica di Bellolampo, e conseguenti criticità per l’ ambiente. A ciò si aggiunga che buona parte delle entrate della Rap derivano dalla Tari, tassa pagata dai cittadini, che potrebbe essere ridimensionata e ridotta solo con una politica efficace,  rivolta principalmente alla differenziata. In realtà queste proposte gestionali virtuose non si evincono dai dati di questo documento . 

Auspico quindi, fortemente, che l’amministrazione comunale di Palermo modifichi il sistema poco efficace che ha caratterizzato la raccolta dei rifiuti negli ultimi anni e che si avvii un processo di radicale mutamento delle prospettive, rivolte al contenimento della spesa pubblica, che sarà possibile solo recependo una concezione innovativa del rifiuto, inteso non come scarto, ma come bene e valore anche economico, capace di produrre ricchezza per l’Ente ed occupazione.”

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