Elena Pagana, assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, è l’ospite della puntata numero 225 di Bar Sicilia. Intervistata da Maurizio Scaglione e Marianna Grillo, Pagana ha parlato della Cts, del futuro dei Parchi siciliani, di Arpa, balneari e, in quanto dirigente di Fratelli d’Italia, ha fatto il punto sullo stato di salute del partito guidato da Giorgia Meloni.
LA COMMISSIONE TECNICO SPECIALISTICA E IL PROGETTO DI RIFORMA
La CTS(Commissione Tecnico Specialista) è un organo di supporto all’Assessorato, composta da 60 esperti, soggetti esterni all’amministrazione, che aiutano l’assessorato nella stesura dei pareri e di quelle procedure come ad esempio la VIA (Valutazione Impatto Ambientale), per tutte quelle grandi opere che avranno un impatto sul territorio. Nasce per supportare l’amministrazione e per velocizzare iter e pratiche.
“Tutti puntano l’accento sulla CTS perché si mira all’efficientamento, soprattutto, dal punto di vista amministrativo. Su impulso del Presidente Schifani occorre capire quali sono i punti dolenti e le migliorie da apportare. Ad esempio, stiamo ascoltando i diretti interessati per velocizzare le pratiche. Insomma, vogliamo la sburocratizzazione del lavoro a 360 gradi.
Serve chiarezza. Accade spesso che non si conoscano tutti i requisiti per presentare un’istanza. Inoltre, servono garanzie sulla composizione della Commissione che deve essere composta da professionisti esperti”.
I PARCHI SICILIANI
La Sicilia custodisce 4 parchi: Madonie, Nebrodi, Alcantara ed Etna. “Un tema importante, poiché l’Isola custodisce il 25% della biodiversità europea. Ci sono almeno due proposte. La prima: riformiamoli e lasciamoli separati ma, con risorse sufficienti e personale adeguato. La seconda: creiamo un unico ente parchi e pensiamo a un vero rilancio.
Ars e Governo in diverse occasioni hanno dimostrato – anche nella scorsa legislatura – la propria sensibilità. Servono sicurezze e garanzie. Cruciale poi il tema della governance. Spesso, all’ interno di ciascun ente parco, troviamo diversi enti che si occupano di strade, rifiuti, controllo e questo, a volte, genera confusione e ingovernabilità.
Arrivano proposte, a volte anche provocazioni, che parlano di nazionalizzazione. Proposte e provocazioni che raccolgo. Prima però come Regione abbiamo l’obbligo di mantenerli regionali. Mettiamo i parchi nella condizioni di gestirsi da soli, di recepire finanziamenti extra-regionali e con una loro governance”.
Nuovi parchi? Si parla di Egadi ed Eolie…
“Ci sono comitati che sorgono e chiedono nuovi parchi ma, ci sono anche cittadini che vedono l’istituzione di questi con paura, come ostacoli per le attività produttive. E’ un tema su cui stiamo lavorando”.
LA QUESTIONE BALNEARI
Tutte le regioni attendono l’orientamento nazionale per attuare una linea comune. “E’ una questione delicata che stiamo affrontando ad esempio con l’Università di Palermo o partecipando a convegni con le categorie interessate. La materia va affrontata con serietà e attenzione. Fondamentale, la pianificazione. Un esempio? Occorre modificare le regole del PUDM, il Piano di utilizzo delle aree demaniali marittime”, sottolinea Pagana.
Si tratta del documento di pianificazione comunale che regola le modalità di utilizzo della fascia costiera demaniale e del litorale marino, sia per finalità pubbliche sia per iniziative connesse ad attività di tipo privatistico, in conformità ai principi definiti dall’Unione Europea ed alla vigente legislazione statale e regionale di settore. “Oggi, per l’approvazione del PUDM servono decine di passaggi e i commissariamenti non sono mai andati a buon fine. Servono dei cambiamenti”.
L’ARPA
In questi giorni, è stata approvata in commissione Bilancio la norma del governo regionale che rafforzerà l’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. Il testo prevede una riformulazione del cofinanziamento dell’ente che sarà così suddiviso: 24 milioni di euro dal Fondo sanitario regionale, a cui sarà ancorata la programmazione dei Livelli essenziali dell’assistenza (Lea), e 7 milioni di euro direttamente dalla Regione Siciliana.
“Più che un tasto dolente – sottolinea l’assessore – l’Arpa è un tasto avvincente. L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente è un ente pubblico che fa controlli in materia ambientale. Ha diversi protocolli con comuni, scuole, lavora per le procure. In sede di parifica, con la Corte dei Conti è emersa la necessità di regolarne il sistema di finanziamento, mettendo nero su bianco, gli argomenti che concorrono ai Lea e Lepta. Abbiamo guardato alle altre regioni e visto un modello da seguire. In Ars c’è questo progetto di riforma presentato dal governo per comunicare gli obiettivi che Arpa deve raggiungere”.
FRATELLI D’ITALIA, UNA NUOVA FASE?
“Non ci sono marette. Si tratta del primo partito in Sicilia con 13 deputati e 4 assessori con deleghe importanti. Il confronto in atto è costruttivo e lavoriamo bene. Nessun calo del partito ma, è ovvio che, quando si governa non si può accontentare tutti e si corre il rischio di non essere popolari però, Giorgia Meloni risponde con il governo di ogni giorno. Un governo politico che conferma la determinazione di seguire il programma elettorale”.
IL TERRITORIO
“Il territorio deve essere una leva di sviluppo per l’ economia siciliana. L’Ennese conta 20 comuni ma, racchiude realtà produttive in ogni settore. La Zes – Zona Economica Speciale – è un’opportunità ma, è importante che intorno a questa, ci sia una rete e che si abbia maggiore consapevolezza”.
IL MESSAGGIO DELLA PUNTATA 225 DI BAR SICILIA
“Ancora oggi è una sfida essere donna, madre e lavoratrice. Ma non rimaniamo ferme: se c’è la volontà, possiamo fare tutto ciò che desideriamo”, conclude Pagana.