L’ora “x” è scattata: ha chiuso i battenti, alle ore 20:00, questa lunga e infuocata sessione di calciomercato. Il Palermo non si è tirato indietro e, come da pronostico, ha vestito i panni del protagonista, dall’inizio fino a queste ultime ore.
Un mercato più che promosso. Adesso mister Corini potrà contare su “20 titolari“, come ha specificato nella conferenza prepartita che condurrà alla Feralpisalò.
La volontà di cambiare marcia è stata espressa fin da subito, con il mancato riscatto dei 7 giocatori in prestito (Bettella, Elia, Masciangelo, Sala, Tutino, Verre e Vido) e il rinnovo di colonne importanti (Brunori, Broh, Pigliacelli, Buttaro e Soleri).
Il restyling più evidente è stato operato soprattutto alla retroguardia rosanero, come testimoniano le partite già giocate. Lucioni, Ceccaroni e Lund “rischiano” di diventare titolari inamovibili. Per il futuro il Palermo potrà contare anche su Peda, difensore polacco classe 2002, acquistato nelle ultime ore e subito girato in prestito alla Spal.
A centrocampo impazza la concorrenza. Salutati (almeno per il momento) Saric, Broh e Damiani, il Palermo non può di certo definirsi scoperto. Anzi. Vasic, Henderson e Coulibaly sono pronti a far saltare tutte le gerarchie e far vacillare i veterani.
Anche l’attacco può dirsi rivoluzionato. Brunori potrà contare su nuovi compagni di reparto, massimi esperti della serie B come Mancuso, Insigne e Di Francesco.
Ma è stato anche un mercato scandito dagli addii. I più nostalgici sicuramente avranno visto andare via con un pizzico di malinconia alcuni “eroi” della promozione. Via Massolo, ceduto al Vicenza, e dal quale è giunto il giovanissimo e promettente Desplanches, e Crivello, che proprio oggi ha rescisso il contratto. Ad inizio mercato hanno salutato la città anche Peretti, Fella e Silipo. Tra i ceduti in prestito spicca anche Corona. L’attaccante, sul quale il club sembra voler puntare per il futuro, avrà modo di farsi le ossa a Empoli.
Quello della stagione 2023/2024 sarà dunque un Palermo completamente nuovo e rinnovato. Questo aspetto è stato confermato anche da Eugenio Corini. Non solo mercato, alla conferenza stampa, svolta oggi allo stadio Renzo Barbera, si è parlato anche della Reggiana, della Feralpisalò e di Torretta.
IL MERCATO
“Non mi piacciono i voti ma è giusto fare una valutazione. Abbiamo iniziato a costruire il mercato tre giorni dopo la partita col Brescia con un’idea chiara di come voglio giocare. E’ stato un mercato anche di prospettiva, oltre che per alzare livello della squadra. Qualche obiettivo non è stato raggiunto ma comunque il risultato complessivo è stato ottimo“.
PARTENZE E ARRIVI
In queste ore ha salutato i compagni Damiani. “Ho una stima immensa per il ragazzo e ho fatto fatica a cederlo perché è un ragazzo straordinario. Cercavamo solo caratteristiche diverse. Ci siamo sentiti per messaggi, gli auguro il meglio, è un grande talento e farà una bellissima esperienza alla Juve. E’ e resta un giocatore nostro, deve crescere e lo seguiremo“.
Su Di Francesco e Coulibaly? “Sono due giocatori importanti e due operazioni intelligenti che abbiamo ufficializzato solo adesso ma che portavano avanti da molto tempo. Volevamo prendere un’altra punta esterna per giocare a sinistra e Di Francesco può giocare anche a destra o dietro la punta. E’ stato un acquisto importante e di livello. Sul centrocampista avevamo un’idea e abbiamo visto in Coulibaly le caratteristiche giuste per sostituire Damiani. L’idea è avere duttilità in mezzo al campo. Tutti i sei centrocampisti per me possono giocare insieme. Abbiamo cercato caratteristiche che potessero legare tra loro e compensarsi bene“.
Difficile la loro presenza in campo dal primo minuto. “Di Francesco ha fatto un allenamento, Coulibaly nessuno. Ci saranno novità ma nessuno dei nuovi partirà dall’inizio“.
E’ stata invece promosso l’esordio di Lund. “Sto cercando di forzare qualcosa. I primi 20 minuti si è dovuto adattare, poi è cresciuto. Dobbiamo lavorare per farlo integrare al meglio. Sulla sinistra abbiamo due under molto bravi. In questo ruolo per me servono energia e freschezza. Sono in ballottaggio“.
ALTRO “ACQUISTO” IMPORTANTE TORRETTA?
“Torretta evolve il club in tutti i sensi e lo fa già adesso che comunque non è ancora definito nella sua globalità. Il fatto che la squadra stia insieme parecchie ore, che possa avere un ambiente dove, a parte l’allenamento, ci sia tutto quello che serve è di importante. Sarà sicuramente un grande aiuto se penso che l’anno scorso sono stato costretto, per tre volte, a portare la squadra fuori Palermo perché dovevamo far riposare i campi che erano in difficoltà e quest’anno potremmo farlo a casa nostro sarà fondamentale“.
LA REGGIANA
“Contro la Reggiana abbiamo vinto con rabbia e motivazione. Mi è piaciuta la personalità mostrata contro la Reggiana e la reazione dopo l’1-1 testimonia che la squadra è in crescita. Nel primo tempo non avevamo un possesso palla fluido, la partita era diventata frenetica. Poi nel secondo tempo è cresciuto il palleggio e la Reggiana si è stancata. L’idea è di creare due titolari per ruolo, tutti possono giocare. Questa è la ricerca, contro la Reggiana abbiamo fatto un gol con quattro subentrati. Questo è significativo“. Ha dichiarato il mister.
Tanti gli aspetti da migliorare e si riparte proprio dal gol subito: “Non dobbiamo lasciare così tante mischie in mezzo al campo. Se devo fare un appunto abbiamo lasciato qualcosa, non possiamo farlo. L’ho detto ai giocatori. Se vuoi aggredire alto devi saper leggere bene la profondità. Dobbiamo lavorarci. Di Mariano e Insigne – ha aggiunto – hanno fatto un salto e si sono rivelati fondamentali dopo l’1-1. Hanno aiutato tanto a vincere la partita“.
VERSO LA FERALPISALO’
La testa è alla Feralpisalò. “Le squadre neopromosse non sentono ancora il peso della classifica e la pressione. Hanno fatto buone prestazioni, serve rispetto per ogni avversario. In una partita può succedere di tutto, ma vogliamo farci trovare pronti”.
Vecchi “è molto bravo: ha un modulo dinamico, giocatori di esperienza e giovani interessanti. Abbiamo le caratteristiche per vincere questa partita e lo dobbiamo fare vedere. Voglio lo stesso atteggiamento di Reggio Emilia, quello che è mancato troppe volte l’anno scorso“. Cambio modulo per la Feralpisalò? “Quando le squadre contro di noi cambiano sistema significa che ci temono. Mi aspetto che possano cambiare qualcosa. Siamo pronti a leggerlo“.
Stulac ritornerà titolare? “L’esclusione è stata una mia valutazione fatta rispetto a come giocava la Reggiana. Dentro la partita poi faccio scelte in base a quello che vedo, non vogliamo regalare niente su un campo aperto“.