Gli strali di Nello Musumeci, che non manca occasione per dire che la Regione siciliana è “vecchia” e che non si trova personale in grado di gestire le sfide dello sviluppo a partire dalla gestione del Pnrr, trovano conferma nei numeri. Dalla relazione sulla performance 2020, appena approvata dalla giunta Musumeci, emerge un quadro non proprio allineato alle esigenze dell’amministrazione.
Su 11.861 dipendenti regionali, soltanto in 100 hanno meno di 40 anni; il 67% del personale si colloca tra i 51 e i 60 anni (ben 7.980 lavoratori) mentre altri 2.898 superano i 60 anni (24%). La maggioranza (6.877), pari al 58%, ha il diploma di scuola superiore, i laureati con titolo magistrale sono 2.612 (22%), 429 quelli che hanno conseguito una laurea breve (3,6%). Ben il 14,7% ha la licenza media (1.745 persone), in 190 possiedono un diploma professionale (1,6%) e 8 la licenza elementare.
È tra gli 895 dirigenti che il dato anagrafico assume ancora più rilevanza, oltre la metà (54,6%) ha più di 60 anni mentre il 43,7% tra i 51 e i 60 anni; solo 7 dirigenti (0,7%) hanno meno di 40 anni e 9 tra i 41 e i 50 anni (1%).
Le leve di comando, si rileva dalla relazione, sono in mano soprattutto ai maschi, 619 dirigenti (69%), mentre le femmine
sono 276 (31%).