Prove tecniche di rimpasto nella Giunta a Siracusa con alcuni pezzi di centrodestra? A frenare su questa prospettiva è Sud chiama Nord, con la presa di posizione del vicesindaco Edy Bandiera che non ha “gradito” le voci riguardanti un’eventuale intesa all’orizzonte con Forza Italia. Il monito arriva, non casualmente, dal numero due di Palazzo Vermexio. Bandiera è il più stretto collaboratore politico del sindaco Francesco Italia nell’esecutivo di governo della città aretusea ed è anche l’uomo di riferimento del movimento di Cateno De Luca (e che ieri, insieme al sindaco di Taormina, era a Roma per la manifestazione a difesa degli agricoltori). Bandiera, in particolare, militava proprio in Forza Italia ed è nel marzo 2023, in previsione delle Amministrative poi svoltesi in primavera a Siracusa, che si è consumato il divorzio con il partito azzurro, e quindi l’addio al centrodestra, quando proprio il centrodestra ha fatto altre scelte rispetto all’opportunità di puntare sulla candidatura a sindaco su Bandiera. L’attuale vicesindaco di Siracusa è approdato poi in Sud chiama Nord, con De Luca, di cui ora è coordinatore provinciale.
Ora Bandiera non fa mistero delle sue perplessità sulle voci sempre più insistenti di un avvicinamento tra Forza Italia e l’Amministrazione aretusea: “Non credo che sia questo scenario in vista”, ha fatto sapere il vicesindaco di Siracusa, che ha anche già posto la questione al sindaco. Sulla stessa linea di Bandiera anche il coordinatore comunale Alessandro Spadaro, che a sua volta potrebbe presto diventare un nuovo assessore della Giunta Italia nel momento in cui si concretizzerà il rimpasto tra le fila dell’esecutivo. In sostanza, Bandiera e Spadaro non hanno messo veti ma hanno inteso evidenziare che Sud chiama Nord non farebbe “salti di gioia” se dovesse maturare un ingresso di Forza Italia nella squadra di governo.
Nel confronto sulle dinamiche che porteranno al rimpasto in Giunta, Sud chiama Nord ha espresso garbatamente il fastidio su FI, non ha indicato tempi o posto paletti specifici per la definizione del nuovo quadro politico, mentre ha evidenziato il presupposto fondamentale di “non intaccare gli equilibri riguardanti la tenuta della maggioranza”, al fine di far sì che “si possa rispettare il programma di governo dell’Amministrazione e portare a compimento tutti gli obiettivi, le tante iniziative e i numerosi cantieri in atto e che si avvieranno in città”.
Proprio Bandiera in questo momento ha un ruolo centrale, non soltanto per la delega di vicesindaco, ma soprattutto per quella che lo vede protagonista nei Lavori pubblici (numerosi, come detto, i cantieri in corso nel territorio), Agricoltura, Pesca, Rapporti con il Consiglio comunale e Commercio. Tutte deleghe strategiche nell’ambito delle iniziative che sta portando avanti l’Amministrazione Italia.
Sempre per quanto riguarda il rimpasto al Palazzo Vermexio l’altro dato interessante è che proprio Bandiera ha fatto sapere che non c’è alcun “veto” dei deluchiani sull’Mpa, che dovrebbe entrare in Giunta. Almeno in ambito comunale i rapporti politici con gli esponenti di Sud chiama Nord sono buoni, Bandiera li ha definiti “amichevoli” e ha già dato il “benvenuto” allo scenario dell’ingresso in Giunta di assessori autonomisti. Una precisazione importante, che allontana, quindi, i riverberi dello scontro totale che ha sempre caratterizzato invece la parabola politica dei rispettivi leader, da una parte Raffaele Lombardo e dall’altra Cateno De Luca. Tuttavia proprio l’Mpa, a sua volta, starebbe spingendo per allargare il campo del rimpasto a Forza Italia e per entrare nella squadra di governo unitamente ai forzisti, anche per dare luogo poi ad un asse politico di peso all’interno della maggioranza.
Il sindaco Italia prosegue le sue interlocuzioni, tra confronti e segnali di “ammiccamento” che arrivano dalle varie forza politiche, sta valutando la prospettiva di un allargamento della maggioranza ma al momento non sembra avere fretta.