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Si sono dati appuntamento a piazza Pretoria, intorno alle 15:00, i gestori di pub e locali di Palermo. L’obiettivo era quello di protestare contro l’ordinanza anti movida del sindaco Leoluca Orlando.
Non solo proprietari e dipendenti di strutture della ristorazione serale, ma anche fornitori, artisti e stakeholder a vario titolo. Un’ordinanza che rischia di mettere in crisi non solo i locali, ma tutto il volano economico che ruota intorno a questo settore.
Il documento, sottoscritto dal Comune, prevede il divieto di vendita di alcol da asporto dopo le ore 20:00 (le 24:00 per i contenitori in plastica). Per i coperti invece la deadline di chiusura è fissata alle ore 01:30.
Da parte dell’amministrazione, l’idea era quella di evitare assembramenti serali, per limitare la diffusione del coronavirus, e di garantire un sonno tranquillo ai residenti.
Tutto ciò però, a detta dei commercianti, non tiene conto dalla crisi causata dall’emergenza covid-19 e dai tre lunghi mesi di chiusura, che mettono a serio rischio diverse attività. Da qua la scelta di scendere ancora una volta in piazza, dopo il sit-in di lunedì a villa Niscemi.
Oggi l’ultimo capitolo della saga, con la sentenza del Tar che dà ragione al primo cittadino, ma al contempo apre la porta a possibili ricorsi. Come quello fatto dalla Luxury Life S.r.l., che ha impugnato la parte dell’ordinanza che riguardava la vendita di alcol dai distributori automatici.
Ecco gli interventi, ai microfoni de IlSicilia.it, dei manifestanti presenti a piazza Pretoria.
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