“La regione Siciliana applichi la legge in merito alle qualifiche della subacquea industriale”. Queste le parole di Manos Kouvakis, direttore del centro Cedifop a IlSicilia.it.
Kouvakis si occupa da molti anni della scuola specializzata nel settore della subacquea industriale a Palermo.
La norma tanto discussa dagli addetti ai lavori della metalmeccanica industriale è la legge regionale n.7 del 2016 “Disciplina dei contenuti formativi per l’esercizio delle attività della subacquea industriale”. Essa istituisce un Repertorio telematico presso il dipartimento regionale del lavoro e dell’impiego con la funzione di agevolare l’incontro tra domanda e offerta, con riferimento alle attività professionali correlate alle qualifiche appunto formative della subacquee industriale. “Questa legge prevedeva una specie di albo presso l’assessorato al lavoro e delle qualifiche professionali mai create in Italia. Un vuoto legislativo colmato appunto da questa legge”, racconta il direttore del centro formativo.
Il 14 ottobre 2010, durante il 28° Meeting IDSA svoltosi a Rotterdam, presso la Smit Internationale N.V, azienda storica fondata nel 1842 e colosso olandese nel settore della metalmeccanica subacquea a livello mondiale, con più di 3500 dipendenti, specializzata nelle attività di rimorchio portuale, gestione di terminal portuali e recupero relitti, l’allora deputato della Regione Siciliana, Totò Lentini, sottolineava: “La Regione Siciliana che dispone di una grande autonomia legislativa e amministrativa, gestisce diversi fondi ed interventi propri nazionali e dell’Unione europea, finalizzati allo sviluppo economico e alle attività della formazione professionale. Prevediamo fra l’altro di dotarci di una specifica legge garantendo i più alti standard di qualità e sicurezza”.
A quanto pare, dopo vari pareri e peripezie, questa legge (n.7 del 2016) viene ripresa dal governo Musumeci, attraverso un decreto presidenziale, ma tecnicamente, il repertorio telematico ad oggi non è stato ancora creato dall’assessorato al Lavoro.
“L’assessorato ha creato una pagina web in cui ha scritto la legislazione del regolamento, ha anche comprato le prime mille card, utili agli iscritti. Dopodichè il nulla – racconta Kouvakis – . Non hanno dato la possibilità agli addetti ai lavori di poter iscriversi. Questo regolamento è molto importante per le qualifiche professionali e per tutte le imprese che lavorano in questo settore. Ma l’assessorato al lavoro al momento è immobile. La Regione Siciliana diventerebbe il punto di riferimento in tutta Italia rispetto a questo settore. Ma l’assessorato al Lavoro fa orecchie da mercante.
Noi assieme alle associazioni di categoria formate da imprese, abbiamo scritto all’assessore Scavone chiedendo fortemente di applicare la legge. Questo Repertorio potrebbe diventerà polo unico in tutto lo Stivale. Anche se un subacqueo metalmeccanico frequentasse il corso per accedere a questa attività lavorativa in Liguria, dovrebbe obbligatoriamente venire in Sicilia a iscriversi in questo Repertorio che l’assessorato al Lavoro al momento non crea. Ma forse la Regione Siciliana non capisce il vero potenziale di questa legge”, conclude Kouvakis.