Procede la road map stabilita da Almaviva e dalle organizzazioni sindacali sul call center di Palermo. Dopo l’accordo del 15 maggio scorso, che prolunga fino al 30 novembre del 2018 il ricorso agli ammortizzatori sociali, e l’intesa raggiunta sul controllo a distanza dei lavoratori, al fine di valutare e migliorare i livelli di produttività del sito siciliano, ieri è stata la volta degli esodi. Le parti sociali, ad eccezione della Slc Cgil, hanno siglato un verbale che prevede una serie di incentivi con l’obiettivo di ridurre l’esubero calcolato di 724 lavoratori.
L’efficacia del piano predisposto è vincolata a due fattori. Il primo riguarda le commesse, ovvero l’esito delle trattative con alcuni committenti i cui contratti sono in scadenza e le evoluzioni di commesse come Wind e Alitalia. Quest’ultima, in particolare, desta molta preoccupazione visto lo stato di forte precarietà economico-finanziaria in cui versa la compagnia aerea. Il secondo fattore, invece, è relativo al numero dei dipendenti interessati all’esodo, poiché, sottolinea l’azienda, deve essere in misura tale da azzerare l’esubero. Se una di queste due condizioni non dovesse essere rispettata salterebbe tutto.
Gli incentivi proposti ai lavoratori sono a scalare, in base al numero di ore di lavoro stabilito nel contratto. Ai lavoratori full time viene offerta una cifra lorda di 20 mila euro, a quelli part time a 30 ore settimanali 15 mila e ai lavoratori part time a 20 ore settimanali 10 mila. Gli indennizzi verrebbero erogati in due rate, la prima entro il 10 marzo 2019 e la seconda entro il 10 agosto dello stesso anno. Chi accetta terminerebbe di lavorare il 31 gennaio prossimo.
Per Giuseppe Tumminia della Uilcom si tratta di “un altro passo in avanti. Il focus della vertenza resta il consolidamento del lavoro sul sito palermitano. L’obiettivo del tavolo istituzionale resta l’attivazione di tutti gli strumenti utili a mettere in sicurezza i livelli occupazionali. La trattativa continua verso la definizione di risorse dedicate alla formazione dei lavoratori, la possibile riqualificazione sull’information technology, l’attivazione di un secondo livello di contrattazione e soprattutto l’incremento dei volumi affidati al sito palermitano. Inoltre il tavolo siciliano segue con particolare attenzione le evoluzioni della vertenza Alitalia nel sollecitare il governo nazionale a soluzioni di salvaguardia e tutela dei lavoratori di Almaviva Palermo”.
Di tutt’altro avviso la Slc Cgil che giudica “irricevibile” la proposta di esodo incentivato fatta dall’azienda e contesta il metodo. “La trattativa è illegittima – spiega il segretario Maurizio Rosso – perchè non è stato convocato il collegio Rsu”.