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Proseguono le indagini per ricostruire gli eventi della tragica sera del 26 novembre 2020 quando ha perso tragicamente la vita il giovane trentatreenne Vincenzo Favoroso, di Castelvetrano.
I Carabinieri, nell’ambito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Marsala per l’omicidio in questione, hanno localizzato e recuperato due fucili a canne mozze, uno dei quali potrebbe essere l’arma che ha ucciso il giovane di Castelvetrano, meglio noto agli amici come “Takatà”.
I Carabinieri sono arrivati al rinvenimento dei fucili mettendo in campo numerose unità per rastrellare i terreni limitrofi al luogo del ritrovamento del corpo esanime del giovane. L’attività ha dato i suoi frutti: all’interno di una cavità di un albero di ulivo, non lontano dal luogo del ritrovamento della vittima, è stata rinvenuta una doppietta a canne mozze, perfettamente mimetizzata nell’incavo del tronco ligneo.
Ulteriori ricerche hanno interessato anche il letto del fiume Modione, ove i Carabinieri, con il prezioso contributo del Nucleo Sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Palermo, dopo aver minuziosamente setacciato il corso d’acqua, hanno trovato un’ulteriore doppietta, sempre a canne mozze, protetta da un involucro di plastica ermeticamente chiuso.
Le armi, sequestrate, saranno sottoposte ad approfonditi esami, non solo di tipo balistico, ma anche per il rilevamento di eventuali tracce biologiche. Verranno, inoltre, analizzate tutte le caratteristiche tecniche delle stesse per delineare, in caso di riscontri positivi, ancora meglio il fatto criminoso dello scorso novembre.
AGGIORNAMENTO
“Se di omicidio si sia trattato e se Favara sia il responsabile, lo accerterà il processo. In ogni caso, fermo restando l’umano dispiacere per la morte di un ragazzo, deve procedersi per la verità dei fatti e, allo stato per la seconda volta, l’autorità giudiziaria ha ritenuto che non ci fosse la volontà di uccidere Favoroso“.
Lo ha dichiarato l’avvocato Massimo Mattozzi che difende Gaspare Favara, accusato di aver ucciso Vincenzo Favoroso, con colpi di fucile nel novembre scorso a Castelvetrano dopo che il Tribunale per il riesame di Palermo ha rigettato l’appello della Procura di Marsala che aveva impugnato l’ordinanza del gip secondo cui il reato è omicidio colposo.
Il pubblico ministero ha chiesto al Tribunale per il riesame di qualificare l’omicidio volontario ma l’appello non è stato accettato.
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