Di esercizio provvisorio se ne parla nel 2023 e le opposizioni all’Ars hanno protestato. In prima fila, con tanto di annuncio di mozione di sfiducia, il leader di Sicilia Vera e Sud chiama Nord Cateno De Luca che in sostanza sostiene che si è passati dalla padella alla brace e che in fondo il governo Schifani è uguale al precedente.
“Schifani e Falcone avevano proclamato di voler farci sognare portando in aula prima della fine dell’anno la tanto agognata finanziaria. È finita invece che nell’ultima seduta del 2022 in aula non è arrivato neanche l’esercizio provvisorio. Un debutto da dimenticare– commenta Cateno De Luca– Ci siamo ritrovati a votare un disegno di legge sulle variazioni di bilancio, nel quale è confluito anche l’emendamento che autorizza la proroga di due mesi dei contratti del personale amministrativo e tecnico impegnato nell’emergenza Covid e la norma che tutela i laboratori d’analisi siciliani più piccoli che oggi non hanno più i requisiti per l’accreditamento”.
I due gruppi deluchiani si sono espressi favorevolmente in entrambi i casi (per la proroga di due mesi ai precari covid e per i piccoli laboratori d’analisi), dimostrando di non voler fare opposizione a prescindere dai contenuti. Del resto la battaglia per il personale tecnico e amministrativo impiegato nell’emergenza è stata portata avanti da Ismaele La Vardera.
Ma quanto al resto De Luca definisce il governo Schifani “il sequel del Governo Musumeci. Anzi, l’assessore Falcone, se possibile, è riuscito a fare peggio del suo predecessore Armao meravigliao. Addirittura, il Governo è stato costretto a togliere dal testo la norma che recepiva 200 milioni di euro per il bilancio 2022, frutto dell’accordo Stato Regione sulla minore compartecipazione della Regione alla spesa sanitaria. Dal momento che la finanziaria nazionale non è stata ancora approvata si è dovuto abrogare il primo articolo originariamente previsto. Così come avevamo anticipato in scena all’Ars è andato un atto degno di un film di Totò.Torneremo in aula il 10 gennaio, fino ad allora la Regione continuerà a navigare a vista quando sarebbe bastato procedere all’approvazione del nostro disegno di legge che prevedeva l’esercizio provvisorio fino al 30 aprile. ”