In attesa di formalizzare il rinnovo dell’intesa che porterà alla permanenza del Ccpm a Taormina, finisce intanto in stand by la bozza di un’ulteriore accordo tra le Regioni Sicilia e Calabria. Nei prossimi giorni si arriverà all’accelerazione per mettere nero su bianco all’allungamento della convenzione, in scadenza il prossimo 30 luglio, tra Regione Siciliana e Ospedale Bambino Gesù, che attraverso l’apposito iter a cura dell’Asp Messina, confermerà la presenza del Centro di Cardiochirurgia Pediatrica del Mediterraneo a Taormina. Le parti hanno già espresso la volontà di andare insieme e manca soltanto la firma per la fumata bianca.
Diverso, invece, il discorso per una seconda convenzione che si era prospettata sempre per quanto riguarda il Ccpm Taormina. Già da qualche anno è pronta, infatti, una bozza sul tavolo della Regione Siciliana, che a suo tempo ha ipotizzato la ratifica di una convenzione tra Sicilia e Calabria, per definire in termini ancora più stretti i rapporti e così considerare entrambe il Ccpm il polo di Cardiochirurgia pediatrica dell’intera area dello Stretto.
L’atto era stato predisposto dall’Asp Messina ai tempi in cui era ancora in carica l’allora governo Crocetta e la firma era attesa già nel 2017 ma non si è poi dato corso a quella bozza e non si è arrivati alla firma e alla relativa ratifica. Adesso quella bozza di convenzione è stata posta in stand by e, a quanto pare, rimarrà in un cassetto. Si ritiene, in sostanza, che la formalizzazione di questo ulteriore adempimento non sia una priorità, e se ne potrà riparlare più avanti. Le rispettive parti considerano, di fatto, già operativa una piena sinergia tra Sicilia e Calabria sul Ccpm e, d’altronde, una parte importante dell’utenza del centro di Taormina arriva da diversi centri abitati della Calabria.
I rispettivi governatori Nello Musumeci e Jole Santelli potrebbero, comunque, optare per un nuovo atto, un protocollo d’intesa nel quale approfondire alcuni aspetti riguardanti la mobilità tra le due aree ma ad oggi la reciproca convinzione è che, in pratica, il Ccpm sia già pienamente rappresentativo dell’Area dello Stretto e che sul piano dei fatti siano già operativi gli intenti a suo tempo espressi in quella bozza di convenzione rimasta tale.
Nei prossimi giorni, invece, come detto, si arriverà alla stretta finale per definire i termini dell’accordo sulla convenzione tra la Regione Siciliana e l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. La presidente Mariella Enoc ha già espresso la volontà del Bambino Gesù di andare avanti nel percorso intrapreso a suo tempo in Sicilia, all’interno dell’ospedale di Taormina. L’Asp Messina è pronta a predisporre gli atti e sulla questione il direttore generale Paolo La Paglia si sta muovendo sulla base delle indicazioni dell’assessorato alla Salute, diretto da Ruggero Razza.
La prospettiva che si delinea è quella di due centri specialistici di cardiochirurgia pediatrica in Sicilia: quello a Taormina, già esistente e confermato, per l’area orientale dell’isola, mentre Palermo diventerà nei prossimi anni sede di un ulteriore centro per l’area occidentale della Sicilia. Il Ccpm, nel frattempo, proseguirà la sua esperienza a Taormina, iniziata nell’autunno del 2010 e si avvia così a “festeggiare” i suoi primi 10 anni nella cittadina ionica.