Il sindaco di Messina Cateno De Luca, ha trasmesso alla presidenza del Consiglio i suoi suggerimenti sulla “Fase 2” dell’emergenza coronavirus.
“Ho trasmesso al Presidente del Consiglio una proposta per l’adozione di un Decreto specificatamente rivolto alle Regioni che sono state ingiustamente assimilate nel DPCM 26 aprile 2020 alle altre Regioni d’Italia, trascurando due fattori decisivi: la minore e più contenuta diffusione del contagio e l’estrema fragilità del tessuto economico regionale, composto quasi esclusivamente da micro, piccole e medie imprese che, perdurando il periodo di sospensione, non riusciranno, in assenza di misure di sostegno economico, neppure a riaprire le loro attività“.
“Ho focalizzato la mia attenzione anche su una serie di specifiche misure che lo Stato deve impegnarsi ad attivare in favore degli Enti Locali – sottolinea De Luca -, volte a consentire l’attivazione di strumenti quali la possibilità di esentare le attività economiche dal pagamento dei tributi locali, la possibilità di ricorrere alla cosiddetta ‘pace fiscale’, la definizione con procedure semplificate ed accelerate dei procedimenti autorizzatori e concessori ancora pendenti e la previsione di una deroga legislativa per la riduzione dei termini previsti nel Codice degli Appalti”.
“Con queste quattro misure – continua il Primo cittadino – ho chiesto al Governo di mettere gli Enti Locali nelle condizioni di aiutare concretamente i propri cittadini e gli imprenditori, senza incorrere in deficit di bilancio generati dalle mancate entrate per quanto riguarda l’esenzione dal pagamento dei tributi locali e la definizione delle posizioni debitorie pregresse. Chiaramente la precondizione per potere accedere a questi strumenti è la pulizia dei bilanci comunali, che consentirà solo alle amministrazioni virtuose di potersene avvalere affinché la crisi economica non si trasformi in un generalizzato e inimmaginabile colpo di spugna a totale discapito dei cittadini e degli imprenditori virtuosi e che verrebbe percepito come una biasimevole sperequazione sociale“.
“Un ulteriore intervento che ho chiesto al Governo, affinché se ne faccia interprete e promotore in Parlamento, riguarda la riduzione dei termini previsti nel Codice degli Appalti per la pubblicazione, partecipazione e affidamento delle gare e dei relativi lavori. In tempi di emergenza, occorre mettere a disposizione delle Amministrazioni locali, che operano in trincea, strumenti agili, smarcandole da una burocrazia elefantiaca e farraginosa“, chiosa De Luca.