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Le scelte

Dissesto a Taormina, De Luca: “Nuovo piano di riequilibrio per bloccare i furbi”

martedì 12 Marzo 2024

Dissesto finito al Comune di Taormina, anzi no. Con un colpo di scena a poche settimane ormai dalla prevista chiusura della fase di dissesto il sindaco Cateno De Luca ha preannunciato un possibile nuovo piano di riequilibrio per bloccare ulteriori creditori da qui ai prossimi 3 anni.

Lo scenario a sorpresa è emerso al termine di una riunione al palazzo municipale di Taormina tra l’Amministrazione e la Commissione Liquidatoria. Il dissesto, stando alle previsioni fatte sin qui, dovrebbe chiudersi entro maggio, o al più tardi a giugno. Tuttavia, si sono fatti avanti alcuni creditori che non intendono transigere e non vogliono, insomma, chiudere le loro situazioni a cifre ridotte rispetto alle pretese di partenze. Una situazione che rischia di mettere in difficoltà l’ente.

Il timore che si fa spazio è che, in pratica, non appena verrà dichiarata la fine della lunga fase di dissesto – dichiarata nel luglio 2021 dal Consiglio comunale ed avviata poi qualche mese più tardi con la nomina da parte del Quirinale della Commissione Straordinaria di Liquidazione – i creditori potrebbero farsi ancora avanti, riportando il Comune in una condizione di sofferenza economica e finanziaria per vicende pregresse. Da qui la contromossa di De Luca che pensa ora ad un piano di riequilibrio, da far scattare proprio nel momento in cui verrà chiuso l’iter del dissesto, con i Commissari che d’altronde sono ormai prossimi ad ultimare la loro attività e scriveranno poi al Ministero dell’Interno, con una relazione che dovrà ottenere il via libera del Viminale. In quel momento, dopo l’ok del Ministero, il Comune farebbe scattare un nuovo piano di riequilibrio, che farebbe seguito a quelli a suo tempo previsti negli anni che hanno preceduto il dissesto, con l’ultimo piano che allora è naufragato e ha portato la casa municipale a decidere dichiarare formalmente la procedura del default.

“Se rimangono troppi debiti da saldare perché ci sono dei creditori che fanno i furbi – ha fatto sapere De Luca – non escludo di proporre al Consiglio comunale un piano di riequilibrio così blocco le pretese dei creditori per almeno tre anni e poi si vede”. “Anche per questo – aggiunge De Luca – l’incontro con l’Organo Straordinario di Liquidazione ha rappresentato un passo fondamentale nell’iter di uscita dallo stato di dissesto finanziario. È stato discusso l’aggiornamento della situazione attuale e delle prossime tappe da seguire. Entro la prossima settimana, l’organo comunicherà ufficialmente lo stato dell’arte, fornendo così le informazioni necessarie per adottare eventuali misure correttive prudenziali. Queste decisioni saranno cruciali per l’approvazione del rendiconto di gestione 2023 e per le variazioni del bilancio di previsione 2024/2026. L’obiettivo è garantire una gestione finanziaria responsabile e evitare sorprese spiacevoli durante il percorso di uscita dal dissesto”.

A seguito delle procedure che hanno riguardato l’ammissione alla massa passiva sono pervenute alla Commissione liquidatoria oltre 300 istanze, per un ammontare complessivo di 63.199.813,85 euro, a fronte di un importo della massa passiva originariamente quantificata dall’Ente Locale nel piano di riequilibrio pluriennale in 18.429.873,75 euro (rispetto alla quale la Corte dei Conti aveva rilevato un incremento a fine esercizio 2018 – per effetto di un considerevole disavanzo di amministrazione – pari ad € 6.122.993,43 e di maggiori debiti fuori bilancio per € 2.457.661,40 al 31 dicembre 2018, e di ulteriori passività all’epoca non ancora contabilizzate).

La Commissione di cui fanno parte Lucio Catania (presidente), Maria Di Nardo e Tania Giallongo, ha affrontato, in particolare, la spinosa questione del lodo Impregilo, chiusa con una transazione per un importo di 23 milioni e mezzo di euro, a fronte dei 50 milioni che venivano chiesti dall’impresa che a suo tempo ha realizzato i parcheggi comunali nella Perla dello Ionio. Si trattava di una contenzioso che ha rappresentato a lungo una “spina nel fianco” dei bilanci di Palazzo dei Giurati e che, in definitiva, si è chiusa con un esborso comunque importante in favore dell’impresa, che aveva ingaggiato una lunga battaglie nelle aule di tribunale con il Comune di Taormina. La transazione sull’ormai ex lodo Impregilo sembrava aver messo la parola fine alle sofferenze economiche del Comune e ora spunta, a sorpresa, questa decisione da parte dell’Amministrazione, che sta già suscitando polemiche e perplessità in città. Un altro piano di riequilibrio avvolgerebbe le lancette del tempo al Comune di Taormina, riportando le vicende dell’ente indietro di qualche anno. E, d’altronde, proprio la questione del dissesto aveva scatenato uno scontro dai toni forti un anno fa, in campagna elettorale, tra l’allora sindaco Mario Bolognari e Cateno De Luca, che venne poi eletto suo successore. Ora De Luca sfida i creditori, cambia strategia e nelle prossime settimane arriverà una decisione definitiva sull’effettiva previsione di un nuovo piano di riequilibrio.

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