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Suppletive al Senato

Elezioni per il seggio che fu di Berlusconi: lo sbarco di De Luca a Monza il 29 agosto

venerdì 25 Agosto 2023

Tutto è pronto per lo “sbarco a Monza” dove Cateno correrà alle elezioni suppletive del 22 e 23 ottobre per il Senato, per il seggio che fu di Silvio Berlusconi. Il dado è tratto anche se in realtà le elezioni di Monza rappresentano per De Luca una tappa del percorso di avvicinamento alle Europee 2024. Sud chiama Nord quindi gioca in trasferta e le truppe deluchiane saranno a Monza dal 29 al 31 agosto per i primi incontri e comizi. L’idea è quella di aprire ufficialmente la campagna elettorale l’8 settembre ed avviare i comizi nei 55 comuni del collegio (compresa la roccaforte di Arcore per non parlare di Giussano patria della Lega).

Cateno si sa non soffre complessi d’inferiorità e va nella tana dei lupi consapevole che sarà un modo per continuare a farsi conoscere a livello nazionale al grido di “Galliani chi?” (QUI)

La strada verso le Europee non sarà in compagnia di Renzi (proiettato nel suo “Centro”) e Calenda, ma con gruppi e movimenti civici e/o autonomisti con i quali puntare a superare la soglia del 4%. Il mega spot di una candidatura in terra berlusconiana e leghista serve in chiave comunicazione nazionale.

Prima delle Europee con ogni probabilità dovrebbero esserci anche le elezioni per la Città Metropolitana, una campagna elettorale che sarà tostissima perché se Cateno punta le sue carte su Danilo Lo Giudice, gli avversari preparano lo sgambetto (soprattutto il centrodestra).

Così De Luca, tra un blitz a Taormina per verificare lo stato della raccolta dei rifiuti, un occhio alle polemiche messinesi dove Basile è nel mirino di una maggioranza trasversale in Aula (avendo perso la sua), un altro occhio alle Europee, mantiene viva la tensione dei suoi lanciandoli alla conquista della Brianza.

Appuntamento a Monza il 30 agosto.

Nel frattempo ribadisce i temi in chiave europea dell’autonomia differenziata. “Il divario negli investimenti tra Meridione e Nord Italia, soprattutto nelle infrastrutture, è ancora oggi mostruoso. Per esempio, l’alta velocità si ferma a Salerno, ma da Salerno a Villa San Giovanni non esiste. Questo perché si è pensato da Roma in su a creare la super velocità, e si fa a gara per risparmiare tre minuti sulla tratta Roma-Milano, laddove per coprire la stessa distanza tra Roma e Villa San Giovanni si impiega il doppio del tempo“. Lo afferma Cateno De Luca, leader di Sud Chiama Nord in diretta sul canale Twitch di Ivan Grieco.

Se il presupposto è che la ricchezza prodotta in un territorio debba rimanere in quel territorio, e restasse al Meridione l’accisa di petrolio e gas estratti, che sono il 70% del totale nazionale, questo ci consentirebbe di realizzare le infrastrutture di cui abbiamo bisogno. Non scordiamoci che ai tempi dell’Unità d’Italia le risorse al Sud erano le medesime di grandi città del Nord e che gli investimenti negli anni successivi all’Unità sono stati fatti in parte consistente con risorse del banco di Sicilia e di quello di Napoli“.

 

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