Con 39 voti a favore e 24 contrari l’Ars ha approvato l’articolo 1 della finanziaria così come riscritto dal governo, con la previsione di istituire una task-force presso l’Irfis per l’attrazione degli investimenti, in sostituzione della precedente versione della norma che prevedeva la nascita di una Agenzia. La votazione è arrivata dopo un lungo dibattito a Sala d’Ercole e diverse critiche da parte delle opposizioni. Durante l’esame dell’articolo l’aula ha respinto, con voto segreto, gli emendamenti di Pd e 5 Stelle che chiedevano di modificare o di sopprimere la norma.
Ma facciamo un passo indietro. Nel corso della discussione della finanziaria a Sala d’Ercole il governo ha presentato una norma in sostituzione dell‘articolo 1, che in origine prevedeva l’istituzione di una Agenzia regionale per l’attrazione degli investimenti e adesso, dopo alcuni emendamenti di riscrittura, prevede l’istituzione di una task-force presso l’Irfis.
La nuova versione dell’articolo 1 prevede una spesa di un milione e mezzo di euro l’anno: 300 mila euro complessivi per i compensi dei cinque componenti della task-force e 1 milione e 200 mila euro per attività, oltre ad un comitato scientifico composto da 20 persone a titolo gratuito.
L’opposizione in aula si è detta pronta a chiedere il voto segreto su questa norma, e deputati del Pd e dei 5 Stelle hanno chiesto che il voto a Sala d’Ercole possa essere “libero”, denunciando presunte richieste di “fotografare il voto” e presunti “cambi di posto” tra i deputati della maggioranza che, a detta dell’opposizione, sarebbe un modo per “controllare” alcuni parlamentari al momento del voto.
Il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno è intervenuto dicendo che in aula non ci sono posti fissi assegnati ai deputati tra i banchi di Sala d’Ercole, ed ha comunque assicurato che non ci potranno essere meccanismi di condizionamento in caso di voto segreto. Il dibattito sta procedendo con diversi interventi sull’articolo 1, soprattutto da parte di deputati dell’opposizione.
“Mentre la Sicilia affonda tra le emergenze il governo Schifani ha un solo obiettivo: inserire nella finanziaria la norma che crea un nuovo poltronficio, una pseudo task-force composta da cinque persone che saranno scelte dai cinque partiti della maggioranza per ‘attrarre investimenti in Sicilia’. Uno stipendificio che permetterà a questi cinque ‘super-esperti’ di guadagnare 5 mila euro al mese e potranno spendere 1 milione e 200 mila euro per non si sa bene cosa. Ci batteremo con tutte le opzioni a nostra disposizione per contrastare quella che sarebbe una vergogna con pochi precedenti”. Lo ha detto Michele Catanzaro capogruppo del Pd all’Ars intervenendo in aula a proposito della riscrittura dell’articolo 1 della finanziaria che dovrebbe essere votato questa sera a Sala d’Ercole.
“L’agenzia per l’attrazione degli investimenti? Abbiamo ricostruito la squadra dei Power Rangers che salverà la Sicilia, peccato che non si sappia cosa andrà a fare e come saranno valutati i suoi risultati. Comunque ringraziamo l’assessore Dagnino, con questo articolo, ci ha dato almeno la possibilità di discutere, perché nel resto della finanziaria c’è poco o nulla. Questo articolo però è un obbrobrio e non potevamo non votare contro”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca, a commento dell’articolo 1 della manovra finanziaria in discussione all’Ars. “Vorremmo anche capire – dice Antonio De Luca – quale dovrebbe essere la soglia minima sotto la quale i risultati di questa squadra dovrebbero essere considerati accettabili o un fallimento. Di certo in questa norma c’è poco, a parte il fatto che ai membri andranno 300 mila euro e avranno a disposizione 1 milione e 200 mila euro per attrarre mirabolanti investimenti”.