Esistono cicatrici che, nella maggior parte dei casi, non rimarginano mai del tutto: non mi riferisco alle cicatrici fisiche, quelle che ti procuri facendoti accidentalmente del male in giardino, o, come il buon Homer Simpson ci insegna, quelle che ti ritrovi addosso nel goffo tentativo di costruire il barbecue in muratura dei tuoi sogni, con risultati decisamente poco edificanti per la tua autostima…
Ci sono cicatrici che restano per sempre, che non se ne vanno in maniera così semplice: sto parlando dell’abbandono, e della sua declamazione peggiore, ovvero il ghosting.
Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, cito testualmente Wikipedia, in cui il ghosting viene definito come: “la pratica di interrompere tutte le comunicazioni e i contatti con un partner, amico o conoscente senza un apparente motivo o alcun tipo di avvertimento, ignorando completamente qualunque tipo di contatto.”. In altre parole, una violenza psicologica che, da sola, giustificherebbe un camion di parolacce all’attenzione di chi la mette in atto. Ma andiamo per ordine.
Nella vita, si sa, esistono tanti tipi di persone, la maggior parte dei quali, purtroppo, è utile giusto per la raccolta differenziata: non bastava l’abbandono, non bastava il male che fa essere lasciati da una persona, magari verso cui avevi investito sentimenti, risorse, progetti, speranze. No. C’è l’evoluzione della cattiveria, rappresentata dallo sparire improvvisamente da ogni dove, senza motivo apparente, senza spiegazione.
Di colpo, non esisti più, diventi inesistente: chiamate bloccate, WhatsApp bloccato, Messenger, Facebook, Social, finanche i vetusti SMS. Tutto bloccato nei confronti di una precisa persona, e senza nemmeno dire il perché. Si sparisce, e ti tocca accettarlo, vuoi o non vuoi: il meschino, il codardo di turno che mette in atto un simile comportamento, infatti, sta decidendo anche per te, senza neanche chiederti cosa ne pensi.
La situazione, tra l’altro, è decisamente da attenzionare: recentemente, infatti, il sito di appuntamenti Plenty of Fish, ha commissionato una ricerca su 800 utenti di età compresa tra 18 e 33 anni. Ebbene, l’80% di queste persone ha dichiarato di aver subito questo tipo di violenza psicologica, con conseguenze nette anche nei mesi successivi all’accaduto.
Qualcuno dice che il ghosting è conseguenza dell’epoca moderna, perché è proprio la modernità a permettere alle persone di comportarsi in questo modo, diventando invisibili nel mondo virtuale delle telecomunicazioni, ma, a dire il vero, io non la penso affatto così: vi sarà capitato almeno una volta di vedere le famose foto in bianco e nero tagliate con la forbice, o – ancora più truculento – con i volti cancellati a forza!
Tanto tempo fa, infatti, era questo il modo di cancellare una persona che era uscita dalla propria vita: sono certo, però, che probabilmente faceva meno male del subire, oggi, questo tipo di dinamica, e ve lo dice uno che, purtroppo, quest’esperienza l’ha vissuta recentemente!
Una ragazza, conosciuta in circostanze contingenti, provando un interesse per me, raccontò di aver subito il ghosting, prendendo nettamente le distanze da un comportamento ritenuto scorretto, meschino, codardo. Tutto molto bello se non fosse che proprio quella persona, neanche qualche settimana dopo, è sparita completamente dalla mia vita senza dire mezza parola, ed io sono ancora qui ad attendere delle spiegazioni sensate, che non arriveranno mai. In fondo, che c’è da spiegare a fronte di un simile, vergognoso, comportamento?
Insomma: di codardi è pieno il mondo, ma di una cosa sono certo: lo hanno chiamato “Ghosting” perché “torna qui brutto codardo”, evidentemente, suonava fin troppo male…