Centinaia di persone in piazza a Barcellona per salvare l’ospedale Cutroni Zodda e chiederne il ritorno ai tempi pre- Covid, presidio fondamentale a tutela della salute di una vasta area territoriale.
Durante la pandemia l’ospedale era diventato struttura Covid ma le fasi successive sono state contraddistinte da tagli e rischi di chiusura. Oggi in piazza sono scesi cittadini, sindacati, amministratori, politici, associazioni per chiedere l’intervento della Regione a tutela del nosocomoio. In prima fila decine di sindaci del comprensorio, fianco a fianco con i cittadini. Secondo gli organizzatori sono scesi in strada quasi 4 mila persone.
Nei giorni scorsi il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Pinuccio Calabrò, aveva incontrato l’assessore regionale alla Sanità, Giovanna Volo, rappresentando la gravissima situazione del Cutroni Zodda (leggi qui) chiedendo invece “la piena attuazione della pianificazione contenuta nella rete ospedale regionale, che inquadra il presidio barcellonese come ospedale di base, ed in tutta la normativa nazionale e regionale in materia di servizio sanitario pubblico; a tutela della salute dei cittadini del comprensorio necessita che vengano attivate nei tempi più brevi tutte le unità operative previste per il Cutroni Zodda, con particolare riguardo all’area dell’emergenza-urgenza”.
L’assessore Volo ha garantito l’avvio della ricognizione delle strutture sanitarie del territorio, per determinare i fabbisogni e quindi indicare i correttivi più opportuni.
Sulla questione erano intervenuti anche Cgil e Spi Sicilia: Francesco Lucchesi, della segreteria regionale Cgil e la segretaria generale dello Spi Sicilia Maria Concetta Balistreri hanno ribadito che “Barcellona Pozzo di Gotto non può fare a meno di un presidio territoriale importante come l’ospedale”.
Anche la Cisl ha sottolineato l’importanza del presidio per tutto il comprensorio. “L’Ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto -scrive Cisl Messina sui social- è un presidio fondamentale per tutto il comprensorio. La manifestazione di oggi porta in piazza tutti per ribadire alla Regione la necessità di una riapertura”.
Il Covid di fatto ha comportato la perdita dell’ospedale di base, del Pronto soccorso e dei reparti fondamentali.