C’è un po’ di Bagheria anche a Pistoia. La motivazione è il talento della giovane regista ed insegnante Francesca La Mantia che continua con la sua produzione di opere cinematografiche e letterarie a dare lustro alla “Citta delle Ville”.
Vincitrice di diversi premi nazionali, la troviamo questo pomeriggio nella Capitale della cultura 2017 per la presentazione di un suo nuovo saggio dal titolo “La quadratura del cerchio” inserito nel libro “Il bell’Antonio. Un triangolo con quattro lati”.
L’evento, che si svolgerà nella sala degli Istituti Culturali di Pistoia, si inserisce nella rassegna di appuntamenti in ricordo di Bolognini, organizzati dal Centro Mauro Bolognini, promotore sin dalla sua fondazione di importanti iniziative di carattere cinematografico e letterario.
Il libro presenta interessanti scoperte cinematografiche e, oltre al saggio della La Mantia, comprende i contributi di Roberto Cadonici e Tommaso Mozzati,
La pubblicazione, inoltre, è parallela al restauro in corso in Francia de Il Bell’Antonio e alla sua digitalizzazione secondo la tecnologia attualmente più avanzata. I lavori sono condotti direttamente sulla pellicola originale e promossi dalla coproduzione italo-francese (Compass e Lyre Cinématographique), che fu titolare, nel 1960, dell’uscita del noto film che mette in scena l’omonimo romanzo di Vitaliano Brancati, su sceneggiatura di Pier Paolo Pasolini, con Marcello Mastroianni e Claudia Cardinale.
Francesca La Mantia, forte di una tesi specialistica sulle epigrafi de Il bell’Antonio di Brancati, che l’ha vista alle prese con la ricerca e l’analisi delle sceneggiature custodite all’interno del Centro, elabora una relazione tra Bolognini e il testo di Brancati, attraverso trame filologiche e autori dai manifesti echi passati.