Ripercorre gli orrori delle mafie non per raccontare la storia ma per riscriverla, con i volti e le vite di chi, orgogliosamente, sta dall’altra parte.
“Dieci Storie proprio così – Atto Terzo“, in replica al Teatro Biondo di Palermo, porta in scena Daria D’Aloia, Vincenzo d’Amato, Tania Garribba, Valentina Minzoni e Alessio Vassallo accompagnati dalle musiche di Tommaso Di Giulio (chitarre) e Paolo Volpini (batteria): non sono personaggi sono uomini e donne che si fanno esperienza e voce di altri.
In uno schema teatrale volutamente semplice e didascalico che vuole semplicemente veicolare la “capacità di conoscere per poter crescere” vengono snocciolate le storie di chi, da nord a sud Italia, ha affrontato in vicende alterne la prepotenza della mafia.
Gli attori, tutti bravi e fortemente motivati, si spostano sequenzialmente sul palco come pedine che segnano punti nella nuova geografia di un paese che, come testimoniano queste storie, si ribella formando un coro variegato ma unanime.
Dall’Emilia alla Campania, da Roma a Palermo, da Torino a Reggio Calabria: esperienze di imprenditori, giornalisti, figli, semplici cittadini che non hanno nome, se non sul finire, perché non è l’identità del singolo quello che conta.
Il percorso dello spettacolo, che si avvale della drammaturgia di Emanuela Giordano e Giulia Minoli, nasce nel 2012 a Napoli e da allora, sempre in giro per l’Italia, ha coinvolto soprattutto gli studenti (già 40.000 circa dall’inizio del progetto) perché, non ci si stancherà mai di dirlo, è attraverso la cultura e l’offerta di “un’altra realtà possibile” che la presa di coscienza può avviarsi.
“Dieci storie proprio così” è parte integrante del progetto “Il Palcoscenico della legalità” che prevede, tra l’altro, laboratori, incontri e percorsi di formazione.
Ultima replica il 7 marzo, ore 17.30 (sala Grande).