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Gruppo D

Len Euro cup, l’Ortigia schiaccia 13-12 il Panionios: festa alla Caldarella

sabato 7 Ottobre 2023
Christian Napolitano (foto di Maria Angela Cinardo - Mfsport.net)

Arrivano i primi tre punti in Len Euro cup. L’Ortigia sconfigge 13-12 i forti greci del Panionios e mette il primo mattoncino per la scalata del gruppo D.

Nonostante le assenza di Inaba e Bitadze, i biancoverdi compiono un’impresa, combattendo fino all’ultimo secondo. Gli uomini di Piccardo si aggiudicano le prime due frazioni (3-1; 4-3) ma si fanno sorprendere nel terzo tempo con un parziale di 2-5. Tutto si decide negli ultimi otto minuti, sul 9-9. Con grinta, forza e maturità i siciliani ingranano la marcia e a 37 secondi dal termine riescono a difendere il vantaggio, mandando in estasi la Caldarella.

C.C. ORTIGIA – PANIONIOS GSS 13-12

Solo sull’uomo in più, l’Ortigia inizia piano, ma questo non impedisce ai ragazzi di Piccardo di chiudere avanti di due lunghezze il primo tempo, con reti di Ferrero, Di Luciano e Condemi, a cui risponde Moskov.

Nel secondo parziale, il match si accende ed è un continuo botta e risposta, con la rincorsa dei greci, che rimangono sul meno 2 fino a quando un sontuoso Napolitano non mette dentro la rete del 7-4 di metà gara.

L’unico momento di difficoltà, l’Ortigia lo vive nel terzo tempo quando, dopo il ping pong di gol (Ukropina-Napolitano e Moskov-Carnesecchi), i greci si avvicinano con Kalaitzis, mentre Piccardo perde Cassia e Ferrero per tre falli. Diminuiscono i cambi e aumenta la fatica, così il Panionios riesce a trovare il pareggio e potrebbe pure sorpassare se non sbattesse su un monumentale Tempesti.

Nel quarto tempo Cupido e Di Luciano centrano subito il doppio vantaggio. Il Panionios si fa nuovamente sotto con Mourikis, ma Cupido e Condemi rendono vano il tentativo di aggancio di Moskov. A 37 secondi dal termine, Ukropina segna il -1 ma non basta: termina 13-12

LE PAROLE DEL TECNICO PICCARDO

Stefano Piccardo (foto di Maria Angela Cinardo – Mfsport.net)

Era una partita il cui pronostico ci era sfavorevole. A noi mancavano due giocatori e loro sono veramente forti. La squadra oggi ha messo un’attenzione encomiabile nel giocare la fase difensiva e offensiva. Quest’anno non avevamo mai giocato così: ho visto i ragazzi entrare all’interno del gioco in maniera importante, superando anche le difficoltà, perché va detto che abbiamo disputato tutto il quarto tempo senza Cassia e Ferrero, e già ci mancavano Bitadze e Inaba, e ho fatto esordire in coppa Tringali, che è un 2005. Sono contento per il gruppo, per questi ragazzi, per la società e per tutti i sacrifici che fa. Questa era una partita che sognavamo che finisse così. A volte i sogni si avverano. Credo che chi era in tribuna oggi abbia assistito a uno spettacolo, tornando a casa felice. Fa bene pensare che ci sia una realtà del proprio Paese che gioca a questi livelli, quindi direi che i soldi sono ben spesi“.

LE PAROLE DI CAPITAN NAPOLITANO

Ho fatto solamente il mio dovere. Ho detto ai ragazzi che se entriamo molli, non concentrati, facciamo delle figuracce. Dopo Bologna ho preteso più concentrazione, perché senza quella possiamo perdere anche con l’ultima in classifica. Oggi, nonostante fossimo in meno e con due ragazzini ancora piccoli per questo tipo di sfide, abbiamo fatto una grande prestazione di squadra, tutti insieme. Una prova di testa e cuore, ma soprattutto testa, perché nei momenti caldi siamo rimasti lucidi nel tirare e nel difendere. Questa è la difesa che vogliamo e dobbiamo fare. Questo è il genere di partite che mi divertono, mi esaltano, perché c’è un tasso tecnico molto elevato. Stiamo crescendo ed era normale che ci volesse tempo, perché comunque se ne sono andati cinque elementi fondamentali e ne sono entrati altri che dovevano amalgamarsi. Pian piano si cresce, bisogna stare calmi, avere pazienza, come dice il mister, non c’è fretta. Mettiamo un tassello alla volta e, mattoncino dopo mattoncino, costruiamo la squadra. I frutti del lavoro e di questa crescita si iniziano a vedere. Mi dispiace non vedere la piscina piena, perché è un peccato non venire ad assistere a uno spettacolo come questo. Io l’ho vissuto in acqua ed è stato pazzesco. Noi diamo l’anima e, mi dispiace dirlo, ma la città ancora non ha capito dove siamo e che cosa siamo. Ci considerano uno sport minore, forse, ma ad ogni modo noi, anche senza quella parte di​ pubblico, andiamo avanti, perché siamo orgogliosi di quello che siamo e che facciamo e ringrazio quella poca gente che ci sostiene e viene a guardare le partite e a esultare con noi. Come sempre, non c’era nemmeno un’autorità ad assistere a una partita di livello europeo… Siamo uno sport piccolo, che va avanti con le proprie forze, da solo, ne prendiamo atto e andiamo avanti così. Poi, se conquisteremo qualche medaglia o qualche titolo, magari andremo a festeggiare da un’altra parte“.

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