L’annuncio da parte del Comune di Palermo del nuovo regolamento sulla movida che prevede la possibilità per i locali che ricadono nelle aree di Romagnolo, Sferracavallo, Addaura e Mondello di consentire la musica nei propri spazi fino alle 3.30 di notte, ha scatenato le proteste de l’associazione Cid, che si occupa di diritti dei consumatori e dei cittadini, insieme al Comitato “Valorizziamo l’Addaura” hanno deciso di rivolgersi allo studio legale Palmigiano per contestare il provvedimento, annunciando un ricorso al Tar nel caso la bozza sia approvata.
“E’ stata inviata una lettera al sindaco Roberto Lagalla, al presidente del Consiglio comunale, alla sesta commissione, alla prefettura e alla questura per chiedere di modificare la bozza – dicono i residenti in una nota – mantenendo gli stessi divieti previsti dal precedente regolamento, approvato il 5 novembre 2015, che prevede un limite fissato all’una di notte dal primo giugno al 30 settembre“. Se il Comune non ascolterà le ragioni dei cittadini, le associazioni si rivolgeranno al Tar. “La possibilità di estendere l’orario di apertura fino alle 3:30 – sottolinea Pietro Massimo Busetta, presidente del comitato Valorizziamo l’Addaura – l’irrisorio limite dei 100 metri di distanza, la totale assenza di ulteriori presidi e misure volte a minimizzare l’impatto della diffusione acustica, la forma a conca dell’Addaura che amplifica i rumori quasi si trattasse di un teatro, non garantirebbe il necessario equilibrio tra gli interessi contrapposti, con un conseguente inaccettabile danno per la popolazione residente”.