Sono tante le criticità che hanno investito il comparto agricolo in Sicilia. E sono molteplici i danni causati alle colture.
Per questo motivo la Regione Siciliana si è impegnata e si sta impegnando tuttora affinché il comparto possa tirare un respiro di sollievo.
I fondi previsti per il quinquennio (poi diventati 8) sono stati sfruttati da quegli agricoltori in difficoltà. Parliamo di circa 3 miliardi di spesa pubblica, che include 118.767.714,90 di risorse NGEU, 26.449.625,25 di finanziamenti integrativi TOP UP e 118.163.657,87 di ulteriori risorse TOP UP rese disponibili dall‘incremento della percentuale di cofinanziamento FEASR delle singole misure, così come previsto dal Reg. (UE) 1305/2013.
Sempre con la modifica del Pst (Piano di Sviluppo Rurale) è stata introdotta la misura 23 “Sostegno temporaneo eccezionale agli agricoltori particolarmente colpiti da calamita naturali” (danni da siccità)”.

La necessità di intraprendere una nuova rimodulazione finanziaria del PSR 2014-2022 è stata dettata in primis dall’esigenza di combattere le calamità naturali che hanno investito la Regione Siciliana a partire dal 1°gennaio 2024. La nuova misura eccezionale e temporanea introdotta ha lo scopo di rispondere ai problemi di liquidità che mettono a rischio la continuità delle attività agricole, pertanto la Regione ha deciso di introdurre, come previsto dal Regolamento (UE) 2024/3242, la Misura 23, si stratta di “Sostegno temporaneo eccezionale agli agricoltori, ai silvicoltori e alle PMI particolarmente colpiti da calamità naturali“.
Inoltre per consentire il raggiungimento degli obiettivi di spesa fissati per il PSR Sicilia 2014-2022, la Regione Siciliana ha deciso di accogliere la possibilità di fare ricorso alla flessibilità, offerta dal Reg. (UE) n. 1305/2013, in materia di tassi di cofinanziamento dei PSR, riducendo quindi il rischio di perdita di risorse.
Adesso il PSR è articolato in 19 misure, 50 sottomisure e 23 operazioni/azioni.
L’attuazione del programma a marzo 2025 ha visto l’emissione di complessivi n. 299 bandi tra attivazione regionale e attivazione GAL.
Per quanto riguarda i dati di spesa, vengono riportati quelli relativi alla spesa certificata a marzo 2025 che si attesta, incluso le risorse TOP UP, ad un importo di € 2.481.091.831,76. Al 31 dicembre 2025 restano da certificare € 298.687.166,23 che diventano € 430.528.201,58 se si aggiungono le risorse TOP UP.
“Stiamo completando il vecchio Psr (Piano di sviluppo rurale) che si conclude regolarmente“, dichiara l’assessore all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo. “E contestualmente stiamo avviando i bandi del nuovo piano di sviluppo rurale per l’anno 2025, programmazione 2022/2027 e sono circa 1 miliardo e 6“. L’obiettivo è aiutare le aziende che hanno subito danni a causa degli eventi di severa siccità verificatisi nel 2024.
Investimenti che interessano laghetti, insediamento dei giovani agricoltori, impegni in materia di ambiente, di clima e di gestione, sistemi di irrigazione, ricerca tecnologica, cooperazione, scambio di conoscenze, ecc.
“Siamo perfettamente in regola con la chiusura del programma e riusciremo a spendere le risorse finanziarie nei tempi previsti, raggiungendo tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati“.
Chi potrà fare domanda? L’intero territorio regionale ha subito danni per almeno il 30% e i beneficiari sono gli imprenditori, singoli o associati, che esercitano attività agricola, ai sensi dell’articolo 2135 del Codice Civile. L’aiuto potrà essere erogato solo a chi nel fascicolo aziendale presente sul Sian ha almeno due ettari, cumulativamente, di colture eleggibili, cioè agrumi, olivo, mandorlo, pistacchio.