Mentre Cateno De Luca tira dritto come un treno e il candidato sindaco Federico Basile annuncia la presentazione di 5 liste a supporto, le coalizioni sono ancora nei box.
Il centro sinistra sembra stia per sciogliere la riserva e sabato potrebbe (condizionale d’obbligo visti i chiari di luna) annunciare il candidato. Resta da capire se sia un nome che guarda ad un campo semi largo, a un “papa straniero“ o una scelta interna alla coalizione.
Nel centro destra i nomi non mancano, quel che ancora non si sa è a quale partito tocchi il compito di schierare l’anti-De Luca. La coalizione è in attesa dei vertici romani dai quali emergerà il tridente Comune di Palermo-Comune di Messina-Presidenza della Regione.
Ma c’è chi al sogno di un campo ampio che piaccia ai moderati (soprattutto in ottica ballottaggio), non ha rinunciato. Così ai nomi fin qui spesi (Matilde Siracusano, Nino Germanà, Nino Beninati, Peppino Buzzanca, Antonio Barbera) e alcuni conservati nel cassetto, ne spunta un altro.
Il nome è quello di un tecnico per eccellenza, Maurizio Croce, dirigente bonifiche della Regione Siciliana, commissario attuatore per il dissesto idrogeologico ed assessore regionale al territorio e ambiente nella giunta Crocetta. Croce peraltro è stato assessore nel triste periodo delle frane e alluvioni che hanno causato non pochi danni alla provincia di Messina.
Dietro il nome di Maurizio Croce c’è lo zampino di Beppe Picciolo, tant’è che fu nella squadra di Crocetta fu inserito proprio in quota Sicilia Futura. Sembra però che il nome di Croce inizi a far breccia, sia perché molto stimato dal governo Musumeci, sia in Forza Italia. Anche in questo caso la settimana è cruciale, perchè dopo che a Roma sarà deciso lo scacchiere potranno essere decisi i nomi.