Condannato a 15 anni di carcere dai giudici della Corte d’Assise presieduti da Sergio Gulotta, Damiano Corrente, pescatore dell’Arenella accusato di omicidio.
Tre anni fa ha fatto ritrovare i resti di Ruxandra Vesco, 33 anni, sparita nel nulla nel 2015 e la cui scomparsa non era stata neppure mai denunciata, in un sacco sepolto in un dirupo del Monte Pellegrino. Aveva prima confessato e poi ritrattò che era stato lui a strangolare e uccidere e ad occultarne il cadavere. La procura aveva chiesto 25 anni di reclusione.
L’imputato è difeso dall’avvocato Alessandro Musso che, durante il processo ha più volte messo in evidenza che, come è emerso anche da una perizia, Torrente avrebbe una personalità “narcisista” che lo porterebbe facilmente a fare proprie storie ascoltate da altre.