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La bellezza può essere imperfetta? Secondo il regista Davide Vigore non solo può esserlo ma proprio l’imperfezione è quel quid in più che la rende unica.
Nasce da questa considerazione l’ultimo cortometraggio di Vigore, “La bellezza imperfetta” per l’appunto, presentato a Palermo dopo la prima prima assoluta, lo scorso 30 agosto, al Lido durante la 76° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, in concorso ufficiale a I Love Gai (Giovani Autori Italiani).
È Palermo stessa, città musa per il regista che lo ha formato professionalmente e umanamente e dove è stato girato il corto, ad avere quell’imperfezione che la rende eccezionale e insostituibile.
“La storia che si sviluppa tra i due protagonisti porta a realizzare, nel suo disequilibrio, una bellezza inconfutabile. E per me Palermo ha la stessa peculiarità, come città, che seppur in un equilibrio precario offre quell’imprevisto che può generare bellezza“.
Una bellezza notturna e scomposta, che aggancia e non lascia via di scampo.
“La bellezza imperfetta”, si legge nelle note di regia, nasce dalla volontà di raccontare, attraverso sfumature noir e oniriche, una particolare storia d’amore. La vicenda di Girolamo e Victoria, infatti, si innesta in un contesto sotterraneo e borderline, in cui Palermo diventa parte integrante della macchina scenica.
Girolamo Scimone, nella splendida interpretazione di Melino Imparato, è un uomo di 65 anni, che ha sempre bandito ogni emozione e sentimento, commercializzando l’amore per rincorrere uno sterile e vacuo materialismo. Il suo lavoro di oscuro faccendiere, rappresenta una sicurezza da cui sembra impossibile farne a meno.
Eppure basterà un semplice e dolce sguardo, quello di una giovane donna, ovvero Victoria Pisotska, per scalfire ataviche e consolidate certezze, offrendo quel brivido vitale che sembrava ormai sopito.Victoria rappresenta quella docile e incontaminata purezza che si fa illusione e chimera di un progetto di rinascita.
Questo incontro improbabile di “anime in collisione“, direbbe la poetessa Alda Merini, si nutre sullo schermo di una sceneggiatura, scritta dallo stesso Vigore, asciutta ma efficace supportata dall’impeccabile fotografia di Daniele Ciprì che, come ci dice nella video intervista, punta sui giovani registi che ama affiancare.
Applaudito da una sala gremita il cortometraggio riecheggia degli insegnamenti del regista, già premio Oscar, Paolo Sorrentino di cui Vigore è stato assistente alla regia per il film “Loro“.
Per quanto Vigore dichiari di subirne un’influenza più nella scrittura che non nella resa cinematografica ne “La bellezza imperfetta” sono evidenti, almeno per noi, i rimandi a “L’amico di famiglia“, “Le conseguenze dell’amore” e “La grande bellezza“, film di punta del regista napoletano.
Ma del resto ciò non stupisce: dai maestri si impara e ci lascia permeare perché sono le “sfumature“, come insegna Sorrentino, a fare la differenza.
Il cortometraggio, prodotto da Labirinto Visivo, il sostegno allo sviluppo da parte del Mibac e di Siae, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – copia privata per i giovani, per la cultura” e il contributo della Sicilia Film Commission, con la distribuzione internazionale di Première Film, dopo Palermo verrà presentato a Catania e successivamente concorrerà nei diversi festival di settore.
Scheda tecnica
Regia: Davide Vigore
Direttore della Fotografia: Daniele Ciprì
Sceneggiatura: Davide Vigore
Momntaggio: Riccardo Cannella
Scenografia: Paolo Previti
Musiche: Silvia La Porta – Angelo Sicurella
Suono: Giuseppe Tripodi
POost-produzione: Reel One – InHouse
Cast: Melino Imparato // Victoria Pisotska
Produttore: Giovanni Rosa
Paese: ITALIA
Durata: 30′
Lingua Originale: Italiano / Sottotitoli: Italiano, Inglese