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Si sono dati appuntamento in piazza a Palermo per far sentire la propria voce.
Nella mattinata di sabato sono scesi in piazza i membri del mondo dell’associazionismo e delle società sportive. Due le manifestazioni organizzate nel capoluogo siciliano.
La prima, tenutasi alle 10:00 in piazza Indipendenza, ha visto la partecipazione di un gruppo composto da una cinquantina di persone. I manifestanti hanno sottoscritto una lettera aperta destinata agli uffici della presidenza della Regione.
La seconda, che ha visto una più larga partecipazione, è stata invece organizzata in piazza Verdi a mezzogiorno. I manifestanti hanno tenuto a precisare che la protesta si è svolta lontano dai palazzi del potere, in quanto il mondo dello sport non si sente rappresentato dal panorama politico attuale.
Fra le richieste fatte da istruttori, clienti e dai proprietari di centi fitness e danza, vi è l’immediata riapertura degli impianti. Gli scioperanti lamentano infatti di aver sostenuto spese da migliaia di euro in sanificazione ed adeguamento dei locali ai protocolli del Ministero dello Sport, salvo poi chiudere per primi in presenza del nuovo aumento dei contagi. A tal proposito, gli intervenuti sottolineano come le palestre siano un luogo in cui la percentuale di contagi è decisamente bassa.
Fra i cori più risonanti durante la protesta, che ha visto anche l’esecuzione di un flashmob, vi è stata la frase “se non moriamo di covid, moriremo di fame“.
Alle 17:30 è inoltre attesa una nuova mobilitazione in piazza del Parlamento, di fronte all’Ars. Qui si ritroveranno i rappresentanti di diverse categorie professionali, che insceneranno una sorte di veglia funebre simbolico, a rappresentare la morte delle partite IVA colpite dalla crisi.
LA MANIFESTAZIONE IN PIAZZA INDIPENDENZA
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