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Liberato ad Haiti l’imprenditore catanese rapito Giovanni Calì

giovedì 24 Giugno 2021

Dopo oltre tre settimane di prigionia, ostaggio di una banda di criminali comuni, e’ stato rilasciato ad Haiti l’imprenditore italiano Giovanni Calì. Ne da’ notizia la Farnesina, che in una nota ricorda che “il nostro connazionale era stato prelevato presso il cantiere dove lavorava da un gruppo criminale locale. La liberazione, dopo soli 22 giorni, e’ stata possibile grazie al lavoro quotidiano della nostra intelligence e dell’Unita’ di Crisi della Farnesina, che ha mantenuto giorno dopo giorno i contatti con la famiglia in Sicilia”, si legge.

“Grazie alla nostra intelligence e all’Unita’ di Crisi di @ItalyMFA”, ha commentato a caldo il ministro degli Esteri, Luigi di Maio, in un tweet diffuso in piena notte. Giovanni Cal’, 74 anni, di Catania, si trovava ad Haiti per conto della ditta di costruzioni Bonifica Spa, con sede a Roma, e si stava occupando della costruzione di una strada.

Gli indizi portarono subito gli inquirenti nella direzione delle diverse violente bande criminali che si dedicano ai rapimenti a scopo di ricatto, in particolare di funzionari stranieri e anche sacerdoti. In particolare si penso’ alla gang 400 Mawozo, gia’ nel mirino delle forze dell’ordine per il rapimento di sette religiosi cattolici a Port-au-Prince, la quale avrebbe chiesto un riscatto di 500 mila dollari di riscatto. Una richiesta che, secondo fonti informate locali, e’ stata molto piu’ alta della media dei riscatti in un Paese tra i piu’ poveri al mondo, devastato poi dal terremoto del 2010, dove negli ultimi anni la piaga dei sequestri a scopo estorsivo e’ aumentata in maniera spaventosa. Solo l’anno scorso ce ne sono stati ben 243.

“Spero in una soluzione rapida e serena per tutti, soprattutto per lui, per la sua famiglia e per i suoi amici”, ha detto il giorno dopo il rapimento il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, con cui aveva lavorato per diversi anni dal 1995 quando era Presidente della giunta della Provincia di Catania. Alla Provincia di Catania Cali’ e’ stato assessore ai Lavori pubblici, poi dirigente (Pianificazione territoriale, Protezione civile e Trasporti) per un decennio, fino al 2011. Prima di tornare in campo da “professionista imprenditore”, come ama definirsi, con una societaa’ di costruzioni specializzata in lavori all’estero.

IL COMMENTO DI MUSUMECI

«Sono felice che Vanni Calì sia stato liberato e che prestissimo possa riabbracciare la sua famiglia. Dopo 22 difficili giorni per lui, e di profonda preoccupazione per quanti gli vogliono bene, oggi è doppiamente giorno di festa. A Giovanni, per il suo onomastico, un abbraccio per ora solo virtuale».
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

IL COMMENTO DI SALVO POGLIESE, SINDACO DI CATANIA

“La notizia della liberazione dell’ingegnere Vanni Calì ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai familiari e ai tanti amici e conoscenti di un professionista apprezzato per le sue qualità umane e lavorative. Stamattina ho sentito la figlia Alessia che mi ha riferito di avere sentito al telefono papà, molto provato, ma in discrete condizioni di salute. Nelle prossime ore la Farnesina, a cui va dato atto di avere con agito con particolare sagacia e concretezza,  renderà note le modalità del rientro in Italia da Haiti. Noi lo aspettiamo a Catania per dimostrargli tutto l’affetto della comunità etnea per questo brutta esperienza che è stato costretto a subire, per mano di malfattori”. Lo ha detto il sindaco Salvo Pogliese commentando la notizia della liberazione dell’ingegnare catanese Vanni Calì, sequestrato lo scorso 1 giugno mentre compiva dei rilievi tecnici per realizzare un’arteria stradale per conto di un’impresa di costruzioni laziale.

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