Giuseppe Conte è stato convocato oggi al Colle, dopo che Pd e M5s hanno annunciato l’accordo tra le due forze politiche. “Abbiamo riferito al presidente di aver accettato la proposta del M5s di indicare in quanto partito di maggioranza relativa il nome del presidente del Consiglio dei ministri. Questo nome ci è stato indicato dal M5s nei giorni scorsi”, ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti, al termine delle consultazioni.
“Abbiamo altresì confermato risolutamente l’esigenza ora di costruire un governo di svolta e discontinuità”, ha aggiunto. “Sia chiaro che non c’è alcuna staffetta da proseguire e non c’è alcun testimone da raccoglie ma semmai una nuova sfida da cominciare”. Il nuovo governo porterà, ha concluso il segretario, “l’inizio di una nuova stagione, civile, sociale e politica”.
Giuseppe Conte ha sentito telefonicamente Mattarella che gli conferirà l’incarico. Poi il parlamento dovrà ratificare e nascerà il nuovo esecutivo.
In serata, intanto, c’è stata una telefonata tra Beppe Grillo e Di Maio. A quanto si apprende da fonti vicine a Di Maio e al Garante del M5S, Grillo ha chiarito che il suo riferimento, nel post, “è ai ministeri più tecnici” e “sfido i partiti a trovare persone migliori”. “E’ assolutamente normale ed atteso – ha scritto sul suo Blog Grillo – che ogni accenno ad un ministero si trasformi in una perdita di tempo condita da cori di reciproche accuse di attaccamento alla poltrona. Questo perché un po’ di poltronofilia c’è – aggiunge – ma, sopratutto, non ci sono i tempi né per un contratto e neppure per chiarirci su ogni aspetto, anche fintamente politico, delle realtà che i ministeri dovranno affrontare”.
“Conte ha trovato la maggioranza su indicazioni del G7. Sta arrivando il Monti bis’: così Matteo Salvini, al termine delle consultazioni al Quirinale.
“Dal Pd – ha aggiunto – non mi aspetto nulla, non cerco coerenza e dignità dove prevale la fame di poltrone. Sto seguendo però il dibattito nel M5S, nato per fare la rivoluzione e che ora fa il Governo con i massimi difensori del sistema, il Governo Ursula, telecomandato da Merkel e Macron, con il partito degli intrallazzi e degli inciuci che andava a cena per riformare la giustizia, riorganizzava gli assetti delle banche, quello di Bibbiano e della legge Fornero”. “Dal Pd, partito incredibile, ci si aspetta di tutto in nome della poltrona, – ha affermato – parlano di discontinuità con lo stesso presidente del Consiglio e gli stessi ministri”.
“Secondo il rituale siamo stati rapidi, precisi, diretti, onesti fino in fondo con il presidente Mattarella cui abbiamo espresso lo sconcerto non della Lega ma di milioni di italiani rispetto al teatrino della guerra delle poltrone che si verifica da giorni”, ha detto ancora Salvini.
“La verità vera è che 60 milioni di italiani sono ostaggio di 100 parlamentari che hanno paura di mollare la poltrona”, afferma il leader della Lega. “Qualcuno può dire, questa è la democrazia. Allora non ci si stupisca se la gente non vota”.