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Salvini sui 5 Stelle “Se chiedi onestà è richiesta onestà” e invoca un confronto pubblico con Renzi e Di Maio

mercoledì 14 Febbraio 2018
Matteo Salvini a Palermo

“Non commento i problemi degli altri però se chiedi onestà ti è richiesta onestà. Conto che gli italiani scelgano me e la Lega non per gli errori e le furberie altrui ma per la bontà dei nostri progetti. Li lascio ai loro scontrini”.

Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, a Palermo per una manifestazione per le elezioni politiche: “Un confronto con Renzi? – ha aggiunto – Lo sto aspettando da circa quattro anni ma è sempre andato altrove. Lo incontrerei volentieri anche in piazza a Palermo in un dibattito pubblico davanti ai cittadini, magari con qualche esodato, con qualche precario, con qualche risparmiatore truffato. Le mie porte sono sempre aperte – ha continuato -. Mi sono confrontato con Laura Boldrini e mi piacerebbe avere un confronto pubblico con tutti. Sarebbe giusto che tutti coloro che chiedono i voti degli italiani, da Di Maio a tutti gli altri, accettassero un confronto pubblico”.

A proposito dei primi cento giorni del governo Musumeci, il leader della Lega ha affermato “Per i miei gusti c’è ancora troppo passato. Chi sceglie Lega il 4 marzo e chi l’ha scelta alle regionali vuole più coraggio, vuole un taglio netto con il passato. Però diciamo che si sta migliorando rispetto alla disastrosa situazione precedente”.

“La Boldrini fortunatamente – ha aggiunto Salvini – fra tre settimane non sarà più la terza carica dello Stato. Ha contribuito a trasformare l’Italia in un campo profughi. Io rappresento circa cinquemila eletti del movimento tra consiglieri comunali e consiglieri provinciali e ne sono orgoglioso. La violenza è sempre da condannare ma è violenza chiamata da altra violenza. Chi ha favorito l’immigrazione ha fatto il male degli italiani e degli immigrati”.

Commentando le parole della presidente della Camera Laura Boldrini che a “Otto e mezzo”, su La7, lo ha accusato di “voler controllare il Paese ma non saper controllare i suoi”, il leader della Lega ha aggiunto “La Sicilia, come tutta l’Italia, accoglierà chi merita di essere accolto, chi scappa davvero dalla guerra e chi porta rispetto. Il che non vuol dire 700 mila persone nell’arco di pochi anni. Qualcuno pensa che la Sicilia come la Sardegna possano essere due campi profughi da ripopolare con gli immigrati visto che i siciliani e i sardi scappano da qui”. 

“Io chiedo il voto dei siciliani e degli italiani proprio per questo. Chi sceglie Salvini sceglie la chiarezza, altri, mettiamola cosi’, sono un pochino più incerti e titubanti”. Commentando le divisioni con l’alleato Silvio Berlusconi sull’abolizione della legge Fornero. Il presidente di Forza Italia è contrario ad una cancellazione tout court, mentre Salvini ha sottolineato che “è il primo punto del programma della Lega e di quello del centrodestra”. Per il leader della Lega “la legge Fornero è criminale, sbagliata, ingiusta socialmente ed economicamente. Bisogna permettere alla gente di andare in pensione quando ne ha maturato i requisiti, che dopo 41 anni di fabbrica sono piu’ che sufficienti, anche perche’ quei posti di lavoro saranno presi dai giovani. Cancellare la legge Fornero e’ il mio motivo di esistenza in vita oltre che in politica”, ha concluso.

 

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