Nuove misure per la mobilità sullo Stretto. Come annunciato nei giorni scorsi dal presidente della Regione Nello Musumeci, salgono a cinque le corse quotidiane dei traghetti da e per Messina.
Grazie all’interlocuzione con il governatore, infatti, il ministero dei Trasporti ha emanato un proprio decreto che consente l’aumento dei passaggi fra la Sicilia e il resto del Paese. Si tratta di un’azione che permette gradualmente di rendere più fluido il traffico sullo Stretto.
Il documento, che con la collaborazione istituzionale con l’onorevole Francesco D’Uva accoglie in toto le richieste della Sicilia, prevede corse gratuite, dirette alla rada di Tremestieri, per il personale pendolare sanitario e la possibilità di traghettare sulle linee dedicate al trasporto merci anche per quelle persone che, dimostrandolo, necessitano di cure mediche.
Intanto, da stamane, ha preso il via l’accesso speciale riservato ai pendolari che, grazie al modulo ‘vidimato’ dalla Protezione civile regionale (dopo avere presentato la richiesta alla mail lavoratoripendolari@ protezionecivilesicilia.it), hanno effettuato l’attraversamento in modo spedito e ordinato. E’ una nuova misura, introdotta dal presidente della Regione con l’ordinanza del 18 aprile, infatti, che permette di evitare disagi, ma soprattutto pericolosi assembramenti: adesso i passeggeri possono usufruire di una corsia dedicata sia a Villa San Giovanni, sia nel capoluogo peloritano.
Secondo i dati della centrale operativa della Protezione civile, sono state più di mille le richieste già certificate e sono in fase di elaborazione le istanze presentate nelle ultime 24 ore. Una volta completata e accertata la ricognizione, verrà rilasciato a ogni passeggero un ‘tesserino’ che consentirà ulteriormente di velocizzare il passaggio dello Stretto.
“Nella giornata di oggi sull’attraversamento dello Stretto di Messina abbiamo raggiunto una svolta decisiva. Con il nuovo decreto del Mit si ripristina di fatto la gratuità per il personale sanitario impegnato nell’emergenza, aggiungendo ora la possibilità che medici, infermieri e operatori viaggino sul vettore Bluferries – dichiara il deputato Questore M5s Francesco D’Uva –. Inoltre, la Regione Siciliana potrà mettere a punto l’aumento delle corse passeggeri, come avevamo chiesto anche noi portavoce del Movimento 5 stelle e come la Regione stessa ha garantito che farà in queste ore. Queste misure consentiranno di alleggerire ulteriormente, laddove ce ne fosse bisogno, il traffico passeggeri. Grazie quindi alla ministra Paola De Micheli, titolare del Mit, all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, al presidente Musumeci, agli Ordini professionali e all’amministratore delegato, Giuseppe Sciumè, di Bluferries, controllata di Rfi che figura tra le società che si occupano del servizio traghetti“.
“Abbiamo dedicato tutti – riprende il parlamentare messinese – un grande impegno alla causa, a dispetto di ogni modello sbagliato, narrazione fuorviante e strumentalizzazione dannosa. Di ogni intervento volto a raffigurare un’invasione di ‘untori’ nello Stretto di Messina, che sortiva l’unico e deleterio effetto di terrorizzare i cittadini. Oggi abbiamo scritto una bella pagina di collaborazione a tutto tondo tra Istituzioni e lo abbiamo fatto nell’unico e primario interesse dei cittadini. Queste novità si aggiungono ai Corridoi Controllati, modalità applicative delle misure nazionali che io e la collega Grazia D’Angelo avevamo chiesto e ottenuto dal Ministero dell’Interno all’inizio del mese in corso“.
“Metodo, quello dei Corridoi, atto a garantire lo scambio di informazioni tra forze dell’ordine sullo Stretto e nei Comuni di destinazione dei passeggeri, oltre che il controllo subito a tappeto delle autocertificazioni. Misure che hanno già portato a risultati consistenti. Considerando anche il sistema dei visti chiesto alla Regione Siciliana e ottenuto dal collega portavoce all’Ars Antonio De Luca, possiamo affermare di aver potenziato al massimo gli strumenti a disposizione per far fronte a eventuali problemi di ritardi, rallentamenti o sovrannumero di passeggeri che dovessero verificarsi sullo Stretto di Messina“, conclude.
—