In fondo una cosa vera Luigi Di Maio, ieri sera, intervenendo al Teatro Biondo, per la manifestazione elettorale del Movimento 5 stelle, l’ha detta, che a giocarsi la vittoria alle Politiche del prossimo 4 marzo saranno i ‘grillini’ e il centrodestra a due teste (Berlusconi e Salvini) : “Ci siamo noi, con oltre il 30% dei consensi – ha detto- e loro che insieme con quattro liste stanno intorno ai nostri numeri. Negli uninominali la battaglia si gioca tra noi e loro. Chi vota per il centrosinistra sta sprecando un voto”.
Un remake, se vogliamo, del testa a testa annunciato e poi risoltosi a novembre, a vantaggio di Nello Musumeci, nei confronti di Giancarlo Cancelleri.
Di Maio ha ironizzato a lungo sugli assist involontari del Pd e di Matteo Renzi. A partire dalla campagna di comunicazione che lo stesso Renzi ha inaugurato all’insegna della ‘rimborsopoli’ a 5stelle.
“È stato l’unico modo – ha spiegato Di Maio – per far sapere agli italiani che in questi anni abbiamo restituito 23 milioni e 400mila euro“. Ma questo non è stato l’unico passaggio dedicato al Pd. Il leader pentastellato si è soffermato sulla vicenda campana di De Luca e ha affondato i colpi sul governo siciliano: “Eleggi Musumeci e ti trovi Miccichè presidente”.
Per il resto la kermesse dei 5stelle ha messo in scena la consueta standing ovation nei confronti dei leader, chiarendo che il risultato di domenica prossima si gioca molto sulla partecipazione al voto.
Quando Di Maio punta Renzi e le debolezze del centrodestra, in cerca di un leader consolidato di riferimento, esprime la sintesi di una campagna elettorale che volge al termine con stanchezza. Con pochi temi, nessun approfondimento, ma soprattutto con la percezione che la legislatura che va a nascere sia di breve durata e di poca consistenza.
C’è poco da festeggiare, insomma, nella lunga vigilia che è appena cominciata e si concluderà all’alba di lunedì prossimo.